
Lo scorso fine settimana al teatro Karl Marx dell’Avana si è concluso l’”Adios Tour”, iniziato nel 2014, del Buena Vista Social Club ed è calato il sipario su questa esperienza ventennale che ha avuto il grande merito di propagandare e far ulteriormente conoscere la musica di Cuba al mondo intero.
Il Buena Vista Social Club era un locale della capitale cubana aperto nel 1932 riservato alle persone di colore che venne chiuso all’indomani della rivoluzione castrista nel 1959. Negli anni novanta molti musicisti di quella vecchia esperienza si riunirono negli Afro Cuban All-Stars prodotti da Nick Gold. Le vie della musica sono infinite e a questa iniziativa si unisce il chitarrista statunitense Ry Cooder. Nel 1996 viene inciso il disco “Buena Vista Social Club” che viene salutato da un grande successo. Nel 1999 il regista Tedesco Wim Wenders gira uno splendido documentario che ripercorre la vita di alcuni di questi artisti ormai avanti con gli anni. Da quel momento in poi è un trionfo ovunque per l’ensemble che negli anni viene a perdere, vista l’età, alcuni, membri: Ruben Gonzales e Compay Segundo nel 2003, Ibrahim Ferrer nel 2005 e Orlando ‘Cachaito’ Lopez nel 2009. Ora la parola fine.
In eredità lasciano un buon numero di canzoni ora divenute note: “Candela”, “Chan chan”, “Dos Gardenias”, giusto per citarne alcune.