Afrikaa Bambaataa - il rapper e dj newyorkese pioniere dell'hip-hop, del rap e dell'electro rap - non è più il leader della Zulu Nation (in pratica una sorta di gruppo-organizzazione nato nei primi anni Settanta con lo scopo di offrire una guida etica e convogliare messaggi positivi verso i giovani che si avvicinavano alla cultura hip-hop).
Anche se di fatto - come riporta anche Hotmc - Bambaataa non era alla guida di Zulu Nation dal 1996, la sua figura rimaneva iconica e legata a doppio filo alla leadership e a una sorta di "sovranità morale" sul gruppo; ora, però, il rapper è stato estromesso da ogni ingerenza. Il motivo è dato dalle gravi accuse di molestie sessuali mossegli da ben quattro persone: il politico e attivista Ronald Savage (che dice di essere stato molestato quando aveva appena 15 anni) e altri tre uomini che hanno affermato di essere stati molestati da ragazzini.
Non si registrano ripercussioni giudiziarie a proposito di queste accuse, ma il direttivo di Zulu Nation ha ora diramato un comunicato ufficiale in cui pur non nominando mai Bambaataa chiarisce che da ora in avanti la Zulu Nation sarà sotto una nuova leadership, in mano ai componenti di spicco del direttivo USA e internazionale. Si promettono cambiamenti radicali e una gestione più trasparente.
Come scrive Hotmc, il comunicato recita fra le altre cose:
Siamo rattristati dagli eventi attuali. Non solo per il processo mediatico e via social network che ci è stato intentato come organizzazione, ma anche perché finora i nostri precedenti leader e fondatori non sono riusciti a replicare efficacemente a queste accuse, cosa che i nostri membri e associati meritano da noi. Soprattutto dal momento che il nostro ottimo lavoro nel diffondere il messaggio Zulu è sempre riuscito a arricchire la vita delle comunità in tutto il mondo. Vorremmo scusarci sinceramente per questo.