
Un ragazzo di 20 anni, che parla ai suoi coetanei. Non si spiega in altro modo il successo di Eamon, newyorchese, rapper (ma lui definisce la sua music “H*-wop”, un misto di hip-hop e dello stile vocale doo-woop), che da settimane domina le classifiche con “F**k it (I don’t want you back)”.
La storia del pezzo è nota, e ce la racconta lo stesso Eamon, che Rockol ha incontrato oggi a Milano: “Avevo 16 anni, e un giorno dei miei amici mi raccontorono che la mia ragazza mi stava prendendo in giro. Così, arrabbiato, tornai a casa e scrissi quelle parole, aiutandomi con una tastiera, cercando di sfogarmi. Tutto qua. Non mi sono mai posto il problema se potesse avere successo, anche per questo me ne sono fregato della parolaccia nel titolo”.
Quella parolaccia, oscurata da un paio di asterischi, è uno dei segreti del successo di questo brano, che ha spopolato tanto in America, quanto in Italia. In Inghilterra è stata spodestata solo da Frankee, presunta destinataria dell’invettiva, che ha risposto con “F**k you right back”. Anche su questo punto Eamon ha le idee molto chiare: “E’ tutta una montatura, questa ragazza è una bugiarda. Lei dice di essere la protagonista della mia canzone, ma io non l’ho mai conosciuta. Però in fin dei conti va bene così, perché comunque rifacendo la canzone mi fa guadagnare”.
Eamon è in Italia per la finale del Festivalbar, a cui parteciperà domani sera, 18 settembre, a Verona. E anche per incontrare gli Articolo 31, che hanno appena firmato il testo della versione Italiana, ribattezzata “Solo”. “L’idea", spiega Eamon, "è nata proprio all’ultimo Festivalbar: ho suggerito alla mia casa discografica che mi sarebbe piaciuto cantarla in italiano, e loro hanno trovato chi poteva farlo. Gli Articolo 31? Credo di avere già sentito delle loro canzoni, anche se non so se sarei in grado di riconoscerli”.
Per il futuro, grande convinzione e nessuna paura di non ripetere il successo: “Ve lo dico, io ho intenzione di rimanere sulla scena per un bel po’. Scrivo delle belle canzoni, ed è quello che conta. Sto già lavorando al mio prossimo disco, che uscirà nel 2005, e sono sicuro che non deluderà chi già apprezza le mie canzoni”.
La storia del pezzo è nota, e ce la racconta lo stesso Eamon, che Rockol ha incontrato oggi a Milano: “Avevo 16 anni, e un giorno dei miei amici mi raccontorono che la mia ragazza mi stava prendendo in giro. Così, arrabbiato, tornai a casa e scrissi quelle parole, aiutandomi con una tastiera, cercando di sfogarmi. Tutto qua. Non mi sono mai posto il problema se potesse avere successo, anche per questo me ne sono fregato della parolaccia nel titolo”.
Quella parolaccia, oscurata da un paio di asterischi, è uno dei segreti del successo di questo brano, che ha spopolato tanto in America, quanto in Italia. In Inghilterra è stata spodestata solo da Frankee, presunta destinataria dell’invettiva, che ha risposto con “F**k you right back”. Anche su questo punto Eamon ha le idee molto chiare: “E’ tutta una montatura, questa ragazza è una bugiarda. Lei dice di essere la protagonista della mia canzone, ma io non l’ho mai conosciuta. Però in fin dei conti va bene così, perché comunque rifacendo la canzone mi fa guadagnare”.
Eamon è in Italia per la finale del Festivalbar, a cui parteciperà domani sera, 18 settembre, a Verona. E anche per incontrare gli Articolo 31, che hanno appena firmato il testo della versione Italiana, ribattezzata “Solo”. “L’idea", spiega Eamon, "è nata proprio all’ultimo Festivalbar: ho suggerito alla mia casa discografica che mi sarebbe piaciuto cantarla in italiano, e loro hanno trovato chi poteva farlo. Gli Articolo 31? Credo di avere già sentito delle loro canzoni, anche se non so se sarei in grado di riconoscerli”.
Per il futuro, grande convinzione e nessuna paura di non ripetere il successo: “Ve lo dico, io ho intenzione di rimanere sulla scena per un bel po’. Scrivo delle belle canzoni, ed è quello che conta. Sto già lavorando al mio prossimo disco, che uscirà nel 2005, e sono sicuro che non deluderà chi già apprezza le mie canzoni”.
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