Bruce Springsteen, "The river - The ties that bind" canzone per canzone: “Jackson cage”

Uscirà il 4 dicembre “The ties that bind - The River collection”. La nuova pubblicazione del Boss è un box dedicato ad uno dei suoi periodi più creativi, quello che lo porto nel 1980 alla pubblicazione di “The river”, il primo doppio album della sua carriera. Nel cofanetto ci sono 52 canzoni su 4 CD, tra cui un disco di outtakes, l'inedito "The River: The single album", un concerto intero in DVD registrato a Tempe, all'Arizona State University, e un documentario inedito, girato da Thom Zimny, con Springsteen che racconta il suo storico album, e suona nuove ed inedite versioni acustiche, nel cortile di casa. Ogni giorno fino al 3 dicembre Rockol vi propone, nell’attesa, il racconto dello storico album, canzone per canzone.
La terza canzone in fila up-tempo di “The river”, nonché la seconda che richiama un suono decisamente sixties, con l’organo e le chitarre in bella evidenza. La canzone però è la più scura del trittico iniziale, nel testo: Springsteen torna a parlare di sentirsi intrappolati, di voglia di scappare, raccontando di una ragazza (“Well darlin' can you understand/The way that they will turn a man/ Into a stranger to waste away/Down in the Jackson Cage). C’è chi sostiene che stia raccontando la storia della madre (ipotesi sostenuta dal fatto che poco dopo c’è “Indipendence day” dedicata al padre), o che semplicemente racconti la vita proletaria del suo New Jersey (Jackson è una città poco distante da Freehold, dove il boss è nato. E’ stata suona dal vivo solo 75 volte, seppure comparendo ogni tanto negli ultimi tour, dopo essere sparita per quasi 20 anni dalle scalette tra il 1981 e il 2002. Mai suonata in Italia.