Amy Winehouse, in Gran Bretagna "Amy" è il secondo documentario per incassi di sempre

“Amy”, il docu-film sulla tormentata vita della star inglese della canzone Amy Winehouse, con 3.44 milioni di sterline sta facendo segnare il secondo incasso di sempre in Gran Bretagna se ci si riferisce ai soli documentari.
La pellicola, che uscirà nei cinema italiani a settembre, ha superato al botteghino “Senna” (3.17 milioni) e “March of the penguins” (3,3 milioni). Ma rimane ancora alle spalle al film del 2004 di Michael Moore “Fahrenheit 9/11” lontano in questa classifica avendo incassato sino ad ora 6,5 milioni di sterline.
Il produttore James Gay-Rees ha dichiarato: “Il paese si è nuovamente innamorato di lei ed è soddisfacente aver contribuito a creare un quadro più completo di qualcuno che era molto frainteso quando era in vita. E 'stato un enorme onore aver avuto la possibilità per raccontare la sua storia”.
Il regista Asif Kapadia parlando all’NME del documentario ha detto che la rabbia gli cresceva dentro mentre realizzava il film e vorrebbe che anche il pubblico provasse questa rabbia.
”La gente che guarda il film tende a sentirsi in colpa” dice Kapadia “Forse perché tutti di questa ragazza abbiamo pensato che fosse una bulletta e ridevamo di lei. Non abbiamo mai pensato a quello che potevamo fare per lei. Era una ragazza disturbata, eppure tutti: ogni comico, ogni conduttore televisivo l’hanno trattata senza nemmeno pensarci.”