Pur non arrivando agli eccessi ai quali giunse il chitarrista dei Depeche Mode Martin Gore, che auspicò addirittura un attentato ai danni del patron di X Factor, Simon Cowell, l'addetto alle sei corde dei Blur non è stato particolarmente tenero con il format per definizione dei talent show musicali. Intervistato dal Mail On Sunday Graham Coxon ha prima scherzato, rispondendo alla domanda su come si vedesse sul palco di un reality musicale "sulla sinistra, con una mitragliatrice", poi chiarendo nel dettaglio la sua perplessità su programmi del genere:
"Una volta i talent show fornivano intrattenimento ai telespettatori, ma [a differenza di quanto succede oggi] non promettevano una carriera a nessuno. Ora, io non credo al diavolo, ma X Factor è opera sua"
Nemmeno il frontman del quartetto britannico Damon Albarn ha un'ottima opinione del talent, o - più precisamente - del suo creatore
"[Una volta ho incontrato Simone Cowell], l'ho guardato e gli ho detto: 'Ti tengo d'occhio'. Ho detto solo questo, perché lo facevo. Nel rispondermi non ha detto molto. Simon Cowell sembra molto bravo nel fare quello che fa, e per questo vive in una splendida bolla dorata, ma alla fine - almeno per quello che faccio io - mi è impossibile affermare che le due cose abbiano una qualsiasi relazione"