Sanremo 2015: il mestiere del direttore d'orchestra, raccontato da Mauro Pagani

E' una delle figure più mitizzate del Festival di Sanremo: il direttore d'orchestra. Negli anni alcuni dei musicisti che salgono sul palco dell'Ariston a dirigere gli orchestrali sono diventati dei veri e propri miti, da Peppe Vessicchio, a Fio Zanotti, da Bruno Sartori, a Marco Sabiu, per nominare i primi che vengono in mente.
Ogni artista in gara ha il suo direttore d'orchestra personale, e alcuni direttori dirigono più artisti (solitamente quando sono della stessa casa discografica).Quest'anno tra i direttori d'orchestra c'è anche Mauro Pagani, una delle figure più importanti della musica italiana. Il musicista ed ex collaboratore di Fabrizio De André è stato il direttore musicale del Festival nelle ultime due edizioni, quelle condotte da Fabio Fazio. Quest'anno accompagna sul palco dell'Ariston Nina Zilli, di cui è anche produttore per il nuovo album "Frasi e fumo".
In questa videointervista Pagani racconta il retroscena del lavoro del direttore d'orchestra: un lavoro che apparentemente si consuma nei tre-quattro minuti sul palco dell'Ariston, ma che invece è frutto di mesi di preparazione. Ecco cosa ci ha raccontato
"Frasi e fumo" arriva a tre anni di distanza da "L'amore è femmina" - in seguito alla cui pubblicazione Nina Zilli ha avuto modo di vivere una serie di importanti esperienze, tra le quali la partecipazione all'Eurovision Song Contest e il tour che l'ha vista girare per tutta l'Italia sia proponendo il proprio repertorio sia proponendo, insieme a Fabrizio Bosso, alcuni successi internazionali della musica soul e r'n'b. "Frasi e fumo" e le sue lavorazioni si sono tenute presso le Officine Meccaniche, gli studi milanesi di Mauro Pagani. Tra i brani in esso contenuti figura anche "Sola", presentato da Nina Zilli sul palco del teatro Ariston di Sanremo in gara tra i "big" della 65esima edizione del Festival della Canzone Italiana, la cover di "Se bruciasse la città" e il duetto con Neffa sulle note di "Schema libero".