Heineken Jammin’ Festival: incontro con Elisa, nel suo futuro ancora rock e un campo d’asparagi....!

Piacevole, discreta, concentrata e ancora schiva nei confronti delle interviste, Elisa ti spiazza ogni volta con la sua attitudine decisamente poco rockstar. E’ arrivata a Imola in qualità di rivelazione italiana dell’anno, con in mente già le idee e le canzoni che serviranno a riempire un nuovo cd, che è aspettato nei negozi per la primavera del prossimo anno. Come si intitolerà? "Mi piacerebbe chiamarlo "Asile", che è poi il mio nome letto al contrario. Non significa che vada necessariamente letto come il contrario del precedente disco, ma solo che vuole offrire una differente prospettiva di quella che è la mia musica, e di conseguenza la mia personalità. Ho paura però che ai miei discografici non piacerà". Cos’è cambiato in questo anno di grande successo? "Qualcosa, lo ammetto, e accanto alle mille fortune di essere diventata popolare e benvoluta dal pubblico, cresce un po’ di ansia per via di un certo fanatismo che sei costretta a subire. Tutti pensano di conoscerti, di possedere un pezzettino della tua verità, e così magari anche una cosa semplice come andare al mare si trasforma in un’impresa più difficile del normale". Sei sempre fidanzata e innamorata? "Sì, certo, stiamo benissimo...ho in progetto di comprare una casa in campagna, una casa colonica che fuori ha un enorme campo d’asparagi. Sarà il modo migliore per bilanciare il mio lato lavorativo...." Scommetto che ci farai costruire dentro uno studio di registrazione..."Sì, ci ho già pensato...." E adesso, cosa farai nei prossimi mesi? "E’ già partito il tour europeo come supporter di Eros Ramazzotti e andrà avanti fino al prossimo novembre. Dopo di che entrerò nuovamente in studio per registrare il nuovo album, il più in fretta possibile, visto che dovrà essere pronto per la primavera".