Si è tenuto ieri, a Roma, in Piazza del Popolo, l'Hard Rock Live Roma, il music festival internazionale organizzato da Hard Rock International in collaborazione con Roma Capitale. L'evento (che ha preso il posto, quest'anno, del noto Hard Rock Calling, live festival che nelle sue otto precedenti edizioni si è svolto a Londra), a partire dalle 16.30, ha visto alternarsi su due palchi dieci band, per un totale di circa sei ore di musica gratuita. Da un lato il Main Stage, il palco più importante (e anche più grande), dall'altro il Rising Stage, più piccolo. Proprio quest'ultimo, durante il pomeriggio, ha ospitato l'Hard Rock Rising "On the Road" Tour, l'evento itinerante, dedicato alle band emergenti, che si svolge sul truck-palco in viaggio nelle principali città europee; dopo aver percorso 10.000 km e dopo aver effettuato ben quindici tappe (da Glasgow a Londra, da Bruxelles a Berlino, da Madrid a Nizza etc.), il tour europeo è arrivato in Italia e si è concluso proprio ieri a Piazza del Popolo.
In cartellone, abbiamo detto, dieci realtà musicali (un mix di talenti italiani e stranieri, cantanti e cantautori, rock, ma anche pop), distribuite proprio sui due palchi; con l'attenzione del pubblico che, di conseguenza, si sposta da destra a sinistra (e viceversa), un po' come in una partita di tennis. A rompere il ghiaccio, alle 16.45, sul Rising Stage, gli El Santo, progetto musicale nato nel 2011 dall'incontro tra Giorgio Scorza, Daniele Mantegazza e Lorenzo Borroni (tre ex componenti della band La Stasi) e Pasquale Defina (che ha all'attivo collaborazioni, tra gli altri, con Afterhours e Cristina Donà), i quali hanno proposto una selezione di brani tratti dal loro album "Il topo che stava nel mio muro" (uscito lo scorso 14 giugno). Particolarmente apprezzata dal pubblico, intorno alle 17, è stata l'esibizione dei Joyfield, band indie pop nata a Seattle cinque anni fa che recentemente è stata proclamata vincitrice dell'Hard Rock Rising 2014 Global Battle Of The Bands. Trainati dalla buona presenza scenica e dalla voce delicata ma al tempo stesso potente della cantante Ellie Hanes, i componenti della band hanno proposto un totale di cinque brani, tra cui "Marie" (singolo apripista del loro nuovo album "Hands", di prossima pubblicazione). Sempre a proposito di giovani band, risulta doveroso menzionare le esibizioni dei nostrani kuTso (resa frizzante dalla presenza scenica del frontman Matteo Gabbianelli), il rock tagliente dei Carnabys (giovane band londinese, già nel cast dell'Hard Rock Calling 2013, il cui sound è caratterizzato dalle chitarre elettriche che costituiscono un'intelaiatura di fondo che sostiene la voce del cantante Jack Mercer) e il pop-cantautorale senza troppe pretese di Ben Montague (che nel suo paese d'origine, l'Inghilterra, ha già riscosso un discreto successo - interessante la sua versione di "Crazy", proposta chitarra e voce).
Non solo band emergenti, tuttavia, hanno animato la lunga maratona musicale di Piazza del Popolo, ma anche band già affermate nel panorama musicale italiano e/o internazionale. Si pensi ad esempio a Jack Jaselli, che lo scorso anno si è fatto notare grazie all'album "I need the sea because it teaches me" ed ha aperto i concerti dei Negramaro a San Siro e all'Olimpico; oppure dei Sadie and the Hotheads e il loro sound un poco vintage, un poco country, un poco reggae e un poco rock (particolare la loro rilettura di "Stayin'alive" dei Bee Gees in chiave electro-rock); o ancora dei Fratellis, che hanno proposto alcuni brani tratti dal loro ultimo album "We need medicine" e successi del passato come "Chelsea dagger".
Le sei ore di musica sono state chiuse da due live molto attesi dal pubblico: quello dei Velvet, sul Rising Stage dalle 20.30, che hanno proposto alcuni brani tratti dal loro ultimo album "Storie"; e quello dei Negramaro, headliner dell'evento, impegnati in una vera e propria tappa (gratuita) del loro "Un amore così grande tour 2014" che li ha visti proporre cavalli di battaglia come "L'immenso", "Mentre tutto scorre" ed "Estate" e i sei inediti contenuti all'interno del greatest hits con il quale hanno celebrato i loro dieci anni di carriera (tra i quali la potente "Sole"), omaggiando cantautori come Domenico Modugno ("Meraviglioso") e Franco Califano ("Roma nuda").
(di Mattia Marzi)
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