Gino Paoli, fra Mantova e Sanremo

“Se Tony Renis fosse un mafioso, con quattro telefonate avrebbe risolto il problema degli ospiti stranieri”.
Gino Paoli, che sarà mercoledì a Sanremo e giovedì a Mantova (vedi News), intervistato dal Corriere della Sera spiega le ragioni della sua doppia adesione. E a proposito di Tony Renis, aggiunge: “Da quando canto mi è sempre successo che mafiosi e camorristi usassero il loro potere per cercare di conoscermi e farsi fotografare con me. con questo criterio sarebbe facilissimo incastrare anche il sottoscritto per frequentazioni ambigue: certo io questi incontri non li ho mai esibiti, Tony invece è più leggero e vanitoso. Anche per questo non l’hanno mai voluto nella Mafia”. E conclude: “Gli applausi non sono di destra né di sinistra. Un applauso fa piacere e basta. Quindi io canto dove mi vogliono, senza che per questo la mia presenza legittimi o delegittimi nessuno”.
Il quotidiano milanese pubblica anche uno speciale di tre pagine in cui presenta prevalentemente i contenuti “televisivi” del Festival di Sanremo; in una pagina, Mario Luzzatto Fegiz presenta le canzoni in gara. (fonte: Corriere della Sera)