Tempi duri per i Flaming Lips: dopo aver perso - non senza polemiche - il batterista, la band capitanata da Wayne Coyne nelle ultime ore ha perso anche il record che negli ultimi due anni li ha visti titolari sul Guinness dei Primati. Tra il 27 e il 28 di due anni fa la formazione di Oklahoma City riuscì a tenere la bellezza di otto concerti tra Memphis, Clarkesdale, Oxford, Jackson, Hattiesburg, Baton Rouge e New Orleans: l'impresa li vide tenere set da almeno quindici minuti per città, con trasferimenti tra un centro e l'altro rigorosamente su tour bus.
A bruciare l'impresa della band è stato il countryman, non troppo conosciuto dalle nostre parti, Hunter Hayes: il cantante lo scorso venerdì 9 maggio è riuscito a infilare la bellezza di dieci esibizioni in 24 ore in altrettante città. La maratona dell'artista è cominciata la mattina del 9 a New York, sul set del programma televisivo Good Morning America, ed è proseguita poi alla volta di Boston, Worcester, Providence, New London, New Haven, Stamford, South Orange e Asbury Park (allo storico Stone Pony), per finire al Trocadero di Philadelphia.
La maratona di Hayes, al di là dell'inevitabile esposizione mediatica guadagnata sui media d'oltreoceano, ha avuto un fine nobile: l'impresa ha avuto come partner l'azienda di grande distribuzione alimentare ConAgra Foods, che si è impegnata ad avere una parte attiva in una campagna in sostegno ai minori denutriti nei paesi poveri.