
I Black Eyed Peas, con la loro “Where is the love?”, rimangono nuovamente
al primo posto delle classifiche britanniche dei singoli. Debutta al
numero 2 “Sweet dreams my LA ex” di Rachel Stevens, la piacente cantante
che fino a pochi mesi fa ha militato negli S Club, ex S Club 7. “White
flag” di Dido scende dal numero 2 al 3, mentre al 4 entra “Hey whatever”,
disco che segna il ritorno dei Westlife. E c’è anche un ritorno per chi ha
la memoria lunga: sul quinto scalino si posiziona “Pandora’s kiss” di
Louise, uscita dalle Eternal nel ’96 ed ora moglie del calciatore Jamie
Redknapp. La quarta new entry delle sette che questa settimana
rivoluzionano la Top 10 del Regno Unito è costituita da “Someday” dei
canadesi Nickelback, quelli di “How you remind me”. “Baby boy” dei Big
Brovaz cala dal 4 al 7, poi all’8 arriva “Superstar” della 21enne Jamelia.
Sono altre due novità a completare il Gotha degli ultimi sette giorni. Il
nono posto segna il ritorno dei So Solid Crew, che erano discograficamente
muti da parecchio tempo ed ora spezzano il silenzio con “Broken silence”,
mentre sul decimo si ferma “Eat you alive”, il singolo col quale si
ripresentano i Limp Bizkit di Fred Durst. Stranamente “Senorita”, il nuovo
di Justin Timberlake, si arena in tredicesima
posizione.
Semirivoluzionata anche la Top 10 degli album. Rimane inchiodato al vertice “Permission to land” degli esuberanti Darkness, poi i due primi nuovi arrivi: si tratta di “Silence is easy” degli Starsailor, che vola al numero 2, e di “Reality” di David Bowie, che nonostante il blasone (e la copertura mediatica) deve accontentarsi della terza piazza. “Seal IV” del redivivo Seal, il quale era rimasto lontano dai riflettori per cinque anni, si prende il numero quattro. Sgrana in basso di due “Dutty rock” di Sean Paul, ora quinto, mentre sulla sesta tacca plana “Grand champ” di DMX. Si sgranocchia dieci posizioni il veterano “Gotta get thru this” di Daniel Bedingfield, che dopo ben 52 settimane di presenza in classifica rimbalza dal numero 17 al 7.Veramente curioso il posizionamento di Hayley Westenra. Si tratta di una giovane soprano neozelandese, che questa settimana spedisce il suo “Pure” al numero 8 con circa 19.000 copie vendute; la ragazza, 16 anni, ha già in tasca un contratto da circa 4 milioni di euro e, oltre a brillare sull’ottavo gradino, è anche al primo posto delle chart di musica classica. Dal numero 15 vola al 9 “Elephunk” dei Black Eyed Peas, poi chiude l’ultraveterano “Come away with me” di Norah Jones, da 77 settimane in classifica. Sprofonda dal 2 al 15 “Dance of death” degli Iron Maiden, non male (19) il debutto UK, “Get born”, dei rockers Jet.
Semirivoluzionata anche la Top 10 degli album. Rimane inchiodato al vertice “Permission to land” degli esuberanti Darkness, poi i due primi nuovi arrivi: si tratta di “Silence is easy” degli Starsailor, che vola al numero 2, e di “Reality” di David Bowie, che nonostante il blasone (e la copertura mediatica) deve accontentarsi della terza piazza. “Seal IV” del redivivo Seal, il quale era rimasto lontano dai riflettori per cinque anni, si prende il numero quattro. Sgrana in basso di due “Dutty rock” di Sean Paul, ora quinto, mentre sulla sesta tacca plana “Grand champ” di DMX. Si sgranocchia dieci posizioni il veterano “Gotta get thru this” di Daniel Bedingfield, che dopo ben 52 settimane di presenza in classifica rimbalza dal numero 17 al 7.Veramente curioso il posizionamento di Hayley Westenra. Si tratta di una giovane soprano neozelandese, che questa settimana spedisce il suo “Pure” al numero 8 con circa 19.000 copie vendute; la ragazza, 16 anni, ha già in tasca un contratto da circa 4 milioni di euro e, oltre a brillare sull’ottavo gradino, è anche al primo posto delle chart di musica classica. Dal numero 15 vola al 9 “Elephunk” dei Black Eyed Peas, poi chiude l’ultraveterano “Come away with me” di Norah Jones, da 77 settimane in classifica. Sprofonda dal 2 al 15 “Dance of death” degli Iron Maiden, non male (19) il debutto UK, “Get born”, dei rockers Jet.
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