“In campo discografico le cose stanno cambiando molto e tra qualche anno assisteremo ad un ritorno verso una musica cosiddetta alternativa, in cui il problema principale non è fare un pezzo che piace a Radio Deejay”. Sono parole dei La Crus, che, nonostante facciano parte di quella fetta di mercato non proprio commerciale, hanno ammesso di aver ceduto alle richieste dell Wea, loro casa discografica, nel realizzare per ogni album almeno un paio di singoli promozionali. “Siamo rimasti scottati dal secondo disco”, confessa il duo milanese, “per il quale non avevamo preparato neanche un singolo. Ma la Wea aveva bisogno di trovare dei canali per promuoverlo, così da allora abbiamo sempre inserito uno o due pezzi che garantivano rilevanza. Certi che il nostro zoccolo duro avrebbe sempre trovato soddisfazione in altri brani”.
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