
Abituati, ormai, a qualsiasi forma di campagna virale - tra i più creativi, in ordine di tempo, non si può non citare gli Arcade Fire - difficilmente ci stupiamo davanti a iniziative promozionali per lo meno eterodosse. Tra le iniziative più curiose mai intraprese c'è però quella di una rockstar settantunenne, che ha iniziato a registrare dischi quando ancora non solo i social network, ma anche lo stesso Web era ancora lontano dall'essere concepito. Da ieri, sull'account Twitter di Paul McCartney, con una precisa cadenza oraria - una ogni tre ore - stanno comparendo messaggi criptici che tuttavia sembrano avere un unico comune denominatore: prima "born", poi "York", "moon", "sworthy", "potato", "fangled", "lyweds", "sreel" e - solo pochi minuti fa, nel cuore della notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 agosto, "Orleans". Tutte parole che, a conti fatti, hanno un'unica radice comune, ovvero il prefisso "new". Che un nuovo album sia in arrivo non è un segreto per nessuno, ma - a questo punto - è plausibile ipotizzare che la stessa parola "new" possa avere un ruolo chiave nella prossima fatica in studio dell'ex Fab Four.