
Era prevedibile che, dopo i fatti di ieri sera, oggi le voci su Paris Jackson si ingrossassero come i fiumi che stanno allagando il Centroeuropa.
Ieri, come noto, la figlia di Michael Jackson è stata trasportata d'urgenza in ospedale dopo quello che è parso un tentativo di suicidio. Che, si è poi appreso, sarebbe stato attuato con una ferita al braccio (con coltello per la carne) e alcune pillole di un medicinale (Ibuprofen).
Oggi l'apertura delle dighe, con quasi ogni mezzo d'informazione che avanza ipotesi. Tra i vari, "People" ad esempio riporta che il gesto disperato sarebbe stato attuato sia per lapprossimarsi dell'anniversario del giorno della morte del padre (25 giugno 2009) sia perché, da quando il babbo è morto, "non si sente più amata". Mentre la madre della ragazza, Debbie Rowe, assicura a RadarOnline che Paris "sta bene e sta ricevendo le cure appropriate", il "Daily Mail" scrive che in realtà il tentativo di suicidio sarebbe stato causato da vari fattori: sì l'approssimarsi della data della morte del padre, ma anche il fatto che dovrà presto testimoniare al noto processo che vede la nonna combattere il promoter AEG Live. E poi c'entrerebbe anche il fatto che le era stato negato il permesso d'andare a vedere un concerto dei Marilyn Manson.
Perry Sanders, avvocato di Katherine Jackson, l'anziana madre di Michael, ha detto: "E' una quindicenne sensibile, tutto diventa difficile quando perdi la persona che ti è più vicina. Ora sta bene"