
Numerose sono le voci che si levano dal mondo della cultura, dello spettacolo e della politica per ricordare Giorgio Gaber.
All'indomani della notizia della morte del cantautore e autore, avvenuta ieri mercoledì 1 gennaio 2003 (vedi News), questi sono i commenti di amici, compagni e colleghi del mondo dello spettacolo, raccolti da alcuni quotidiani. Così lo ricorda il premio Nobel, Dario Fo, con cui Gaber compose la canzone “Il mio amico Aldo”: “Quello di Giorgio era uno sguardo molto amaro, il suo era un pessimismo cosmico. Era un anticonformista che non è mai stato opportunista, che mai ha giocato di furbizia e si è legato a chi vinceva”.
“Giorgio era umanamente eccezionale, oltre ad essere un grande artista”, dice di lui la cantante Ornella Vanoni. “Con la sua perdita”, dichiara il cantante Shel Shapiro, “siamo più poveri dal punto di vista artistico”.
“Era un artista credibile”, lo ricorda l'autore Mogol, che nel '58 offrì al cantautore di “Lo shampoo” la firma del primo contratto discografico con la Ricordi.
“Ricordo quando Mina lo prese come supporter in un suo tour”, racconta il cantautore Gino Paoli, “finì con un trionfo di Giorgio”. Nessun commento è stato invece rilasciato da Enzo Jannacci, suo vecchio compagno di scena, Sandro Luporini, amico intimo e suo stretto collaboratore, Mina e Bruno Lauzi.
Il prossimo 24 gennaio, come già annunciato da Rockol, uscirà il nuovo album di Gaber, “Io non mi sento italiano” (vedi News), che conterrà dieci canzoni inedite del cantautore milanese. (Fonte: Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giorno, Il Messaggero, La Stampa)
All'indomani della notizia della morte del cantautore e autore, avvenuta ieri mercoledì 1 gennaio 2003 (vedi News), questi sono i commenti di amici, compagni e colleghi del mondo dello spettacolo, raccolti da alcuni quotidiani. Così lo ricorda il premio Nobel, Dario Fo, con cui Gaber compose la canzone “Il mio amico Aldo”: “Quello di Giorgio era uno sguardo molto amaro, il suo era un pessimismo cosmico. Era un anticonformista che non è mai stato opportunista, che mai ha giocato di furbizia e si è legato a chi vinceva”.
“Giorgio era umanamente eccezionale, oltre ad essere un grande artista”, dice di lui la cantante Ornella Vanoni. “Con la sua perdita”, dichiara il cantante Shel Shapiro, “siamo più poveri dal punto di vista artistico”.
“Era un artista credibile”, lo ricorda l'autore Mogol, che nel '58 offrì al cantautore di “Lo shampoo” la firma del primo contratto discografico con la Ricordi.
“Ricordo quando Mina lo prese come supporter in un suo tour”, racconta il cantautore Gino Paoli, “finì con un trionfo di Giorgio”. Nessun commento è stato invece rilasciato da Enzo Jannacci, suo vecchio compagno di scena, Sandro Luporini, amico intimo e suo stretto collaboratore, Mina e Bruno Lauzi.
Il prossimo 24 gennaio, come già annunciato da Rockol, uscirà il nuovo album di Gaber, “Io non mi sento italiano” (vedi News), che conterrà dieci canzoni inedite del cantautore milanese. (Fonte: Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giorno, Il Messaggero, La Stampa)
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale