Premio Recanati 2002: vincono i Suddando
Si è conclusa ieri, sabato 1 giugno, la tredicesima edizione del Premio Recanati 2002 (organizzato da Musicultura).
Fra i quattro nuovi esponenti della canzone popolare e d’autore approdati alla serata finale - vedi News - il giudizio del pubblico (quello presente in sala, la cui valutazione ha pesato per il 50% del voto complessivo, quello televisivo di Stream, quello radiofonico di Radio Rai 1: la manifestazione è stata trasmessa in diretta dalla TV satellitare, con la conduzione di Piero Chiambretti, Massimo Cotto e Gegè Telesforo, e da Radio Rai 1 per bocca di Ernesto Bassignano; le votazioni sono avvenute via decoder, via internet, via telefono fisso e via SMS) ha premiato i Suddando, che si sono così aggiudicati, insieme al Premio, una borsa di studio di 20.658 euro. Gli altri finalisti sono stati Eugenio Balzani, i M.I.G. e i Dinamika.
Durante la serata, il direttore di Rockol - presidente della Giuria della Stampa - ha consegnato a Patrizia Laquidara la targa e la borsa di studio di 2.582 euro corrispondenti al Premio della Critica, assegnato coi voti dei giornalisti presenti a Recanati.
Le serate del Premio Recanati prevedono anche l’esibizione di ospiti di nome consolidato: ieri sera sono saliti sul palco del Policentro il riscoperto Adamo, cantante italo-belga famoso negli anni Sessanta; Argentina Santos, che con la collaborazione di Eugenio Finardi e Francesco di Giacomo hanno riproposto brani del loro progetto sul fado portoghese; l’ex Gipsy Kings Manolo (che ha sostituito all’ultimo Gabriella Ferri: la cantante romana ha dato forfait per ragioni di salute).
Resta da ricordare, e resterà nella memoria, il lungo ed emozionante momento che ha visto Fernanda Pivano rileggere alcune delle poesie dell’Antologia di Spoon River accompagnata da Gegé Telesforo e dal suo gruppo, e poi Francesco Baccini rieseguire (con più entusiasmo che intensità) due brani dell’album che la raccolta di poesie di Edgar Lee Masters ispirò a Fabrizio De André, “Non al denaro non all’amore né al cielo”.