'Grande sfida' per il copyright: i Twisted Sister contro il furgone dei panini

Sembra una barzelletta, eppure i Twisted Sister, la storica glam band statunitense, hanno citato un camioncino che vende cibo per strada a Minneapolis per violazione del copyright.
Il Twisted Sister House Of Hunger, infatti, è un classico furgone attrezzato per la vendita itinerante di street food statunitense (patatine, hamburger, hot dog, sandwich farciti, cheesecake...), ma l'utilizzo di "Twisted Sister" nel nome dell'attività proprio non è piaciuto a JJ French, chitarrista e manager del gruppo.
E' così che French - con l'aiuto del suo fido legale - ha intimato a Wesley Kaake (il proprietario dell'azienda) di cessare immediatamente l'utilizzo del nome del gruppo per la sua attività commerciale, visto che non ha richiesto alcuna autorizzazione per farlo e ciò potrebbe causare danno d'immagine alla band.
Cody Allen, che gestisce il furgone, ha commentato: "Non capisco come qualcuno potrebbe confondere uno scatolone di alluminio lungo sei metri con una rock band degli anni Ottanta. In più non ci chiamiamo mai solo Twisted Sister - noi siamo ristoratori, non musicisti".
I Twisted Sister non sono nuovi a controversie legali del genere e French è molto attento a salvaguardare il nome del gruppo; tant'è che in risposta alle critiche di chi lo ha accusato di essersi imbarcato in una battaglia impari e forse ingiusta, ha commentato: "In più di 35 anni ho difeso il mio marchio contro compagnie grandissime (Six Flags, Urban Decay, Harley-Davidson) e dozzine di piccole società a conduzione famigliare. La loro strategia è quasi sempre identica. Prima dicono di non avere mai sentito il gruppo e poi che comunque nessuno potrebbe confondere le due cose. E io ho vinto ogni singola causa. La combinazione delle parole 'Twisted' e 'Sister' non era mai apparsa prima che con la mia band la utilizzassimo. Lo ha stabilito un giudice nella sentenza contro Six Flags. Il nome è unico, come Led Zeppelin, quindi ogni utilizzo diverso potrebbe confondere il mercato e far credere che un prodotto o un servizio sia correlato a noi". E ha aggiunto: "Non capisco perché la gente senta il bisogno di rubare ciò che è di altri. Forse sono solo pigri. Credo che il vero motivo per cui hanno usato il nostro nome e non hanno chiamato la loro attività The Beatles, Rolling Stones o Motley Crue House Of Hunger è che sapevano che sarebbero stati subito denunciati e pensavano, magari, che noi invece non ce ne saremmo accorti. Mi spiace: l'abbiamo fatto".
French si è anche detto disposto a concedere l'utilizzo del nome alla ditta di ristorazione dietro giusto compenso, che sarà interamente devoluto in beneficenza.