
Credits: Daniele Baracco
Intercettato al volo da Rockol durante un trasferimento aereo fra Parigi e Zurigo, Zucchero non ha avuto molto tempo per commentare la notizia della morte di Rufus Thomas (vedi news), della quale non era informato e che l'ha molto colpito. Abbiamo raccolto alcune delle sue frasi, che vi riportiamo così come le ha pronunciate, con voce sorpresa e addolorata.
“Siete voi a darmi la notizia, non l'avevo ancora saputo... Per me è un vero dolore: Rufus Thomas è stata una presenza importante nella mia vita e nella mia musica... Non è un caso se la copertina del libro “Musica per viole...”, del quale avete scritto anche voi, è proprio una fotografia in cui Rufus e io siamo insieme: è stata scattata a Memphis nel 1989 durante le registrazioni di “Mama (Madre dolcissima)”... Rufus è stato una delle mie ispirazioni, è grazie a lui che ho conosciuto il funky di Memphis, città della quale lui mi ha dato le chiavi... Andavamo in giro per la città con la sua auto, una macchina rossa targata RUFUSTHOMAS, mi portava ad ascoltare i cori gospel nelle chiese battiste... E' la sua voce, che dice “Don't panic, I've got it”, ad aprire il mio album “Oro incenso e birra”... Siamo stati anche insieme sullo stesso palco, alla fine degli anni Ottanta al Porretta Blues Festival... Mando un pensiero alla sua famiglia e ai suoi figli, che ho conosciuto e dei quali sono amico. Era un uomo energico, giocoso, allegro: sentirò la sua mancanza”.
Domani sera Zucchero sarà fra gli ospiti del galà della FIFA, trasmesso in mondovisione: è probabile che in quell'occasione dedichi la propria esibizione a Rufus Thomas.
“Siete voi a darmi la notizia, non l'avevo ancora saputo... Per me è un vero dolore: Rufus Thomas è stata una presenza importante nella mia vita e nella mia musica... Non è un caso se la copertina del libro “Musica per viole...”, del quale avete scritto anche voi, è proprio una fotografia in cui Rufus e io siamo insieme: è stata scattata a Memphis nel 1989 durante le registrazioni di “Mama (Madre dolcissima)”... Rufus è stato una delle mie ispirazioni, è grazie a lui che ho conosciuto il funky di Memphis, città della quale lui mi ha dato le chiavi... Andavamo in giro per la città con la sua auto, una macchina rossa targata RUFUSTHOMAS, mi portava ad ascoltare i cori gospel nelle chiese battiste... E' la sua voce, che dice “Don't panic, I've got it”, ad aprire il mio album “Oro incenso e birra”... Siamo stati anche insieme sullo stesso palco, alla fine degli anni Ottanta al Porretta Blues Festival... Mando un pensiero alla sua famiglia e ai suoi figli, che ho conosciuto e dei quali sono amico. Era un uomo energico, giocoso, allegro: sentirò la sua mancanza”.
Domani sera Zucchero sarà fra gli ospiti del galà della FIFA, trasmesso in mondovisione: è probabile che in quell'occasione dedichi la propria esibizione a Rufus Thomas.
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