
Nonostante la non disponibilità di alcuni titoli, tornano nelle classifiche statunitensi e britanniche i dischi di Donna Summer. Come accaduto per i dischi di Amy Winehouse e - più recentemente - di Whitney Houston, una parte del pubblico risponde emotivamente alle scomparse acquistando o ricomprando i prodotti delle star che non ci sono più. Negli States, dove i sette "Best of" della cantante muovevano in media meno di 1000 copie alla settimana, gli stessi passano ad una cifra stimata tra le 20 e le 40.000 copie. Il disco che starebbe vendendo meglio è "The journey: the very best of Donna Summer", del 2003. Gli eredi dell'artista avrebbero pouto contare su cifre ben più consistenti qualora tutti i titoli fossero stati disponibili; e invece i suoi cinque album per la Geffen Records e i due con la Atlantic Records negli USA sono fuori catalogo. E non sono neppure ottenibili via download. Normalmente acquistabile, sia fisicamente sia via download, è invece quello che è destinato a rimanere il suo disco finale, "Crayons" del 2008 che riuscì ad entrare in Top 20.
Nel Regno Unito, che a differenza degli States già registra posizionamenti definitivi, il singolo "I feel love" di Donna rientra in chart al numero 45.
Seguono "Hot stuff" (111), "This time I know it's for real" (114), "Love to love you baby" (138) e "State of independence" (143). La cantante era nata a Boston nel '48 con il nome di LaDonna Adrian Gaines.