10/08/1998
Zucchero tra sesso e Sanremo

Prime dichiarazioni di Zucchero sul suo imminente album. Fornaciari ha confidato al "Corriere della Sera" di aver realizzato il disco dei suoi sogni. «Il segreto è evitare progetti mastodontici, perché sfuggono al controllo. E sono maturato; non più lubriche allusioni come in "Voglio vederti ballare". Ma i doppi sensi non mancano». Infatti, a Mario Luzzatto Fegiz che gli fa notare versi piuttosto allusivi che parlano di "belle scene di lei che viene con bocche piene", il cantante replica: «Dal blues discendono facilmente testi sensuali, in qualche modo erotici».
Non molto di nuovo quindi sotto il sole; a ben guardare neanche la collaborazione di Pasquale Panella è una novità. «Mi aveva già fornito i testi per “Il pelo dell’uovo”, in "Miserere". In questo momento è la persona che mi conosce meglio. E quando occorre fa arrivare i messaggi forte e chiaro, come nella polemica con Boncompagni su Battisti» (cerca in Artisti). «Il disco non è battistiano: Panella si è applicato a storie e soggetti rigorosamente miei, anche se non può essere diverso da se stesso. Nei cinque brani scritti per quest’album si riconosce il suo stile. E’ una persona estremamente piacevole, che non ama viaggiare. Così le canzoni sono nate via telefono, fax o posta elettronica».
Riguardo la versione inglese, il cui testo è stato scritto da Bono: «E’ stato lui a scegliere il titolo "Blue", non sapeva che Blu è il nome di mio figlio. Dietro mia ispirazione, parla di speranza, di cieli blu dopo la pioggia. La versione italiana, nata quattro mesi prima, ha una valenza più erotica». In conclusione, un pensiero ai colleghi. «Italiani all’estero? Primo Bocelli, secondo Ramazzotti, terzo io. Pausini, non pervenuta. Ma se parliamo di profilo e immagine, io sono ben piazzato dappertutto. E lo dimostrerò con un tour mondiale dal 12 febbraio al dicembre 1999 in tutti i continenti. Sanremo? Se Claudio Baglioni ufficializza la sua presenza in gara, ci sto».
Non molto di nuovo quindi sotto il sole; a ben guardare neanche la collaborazione di Pasquale Panella è una novità. «Mi aveva già fornito i testi per “Il pelo dell’uovo”, in "Miserere". In questo momento è la persona che mi conosce meglio. E quando occorre fa arrivare i messaggi forte e chiaro, come nella polemica con Boncompagni su Battisti» (cerca in Artisti). «Il disco non è battistiano: Panella si è applicato a storie e soggetti rigorosamente miei, anche se non può essere diverso da se stesso. Nei cinque brani scritti per quest’album si riconosce il suo stile. E’ una persona estremamente piacevole, che non ama viaggiare. Così le canzoni sono nate via telefono, fax o posta elettronica».
Riguardo la versione inglese, il cui testo è stato scritto da Bono: «E’ stato lui a scegliere il titolo "Blue", non sapeva che Blu è il nome di mio figlio. Dietro mia ispirazione, parla di speranza, di cieli blu dopo la pioggia. La versione italiana, nata quattro mesi prima, ha una valenza più erotica». In conclusione, un pensiero ai colleghi. «Italiani all’estero? Primo Bocelli, secondo Ramazzotti, terzo io. Pausini, non pervenuta. Ma se parliamo di profilo e immagine, io sono ben piazzato dappertutto. E lo dimostrerò con un tour mondiale dal 12 febbraio al dicembre 1999 in tutti i continenti. Sanremo? Se Claudio Baglioni ufficializza la sua presenza in gara, ci sto».
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