Elio, De Gregori, Baccini: concerti a prezzi politici.

Un imprevisto, grande ritorno: quello della musica popolare a prezzi popolari.
Perlomeno è quanto sta succedendo a Milano, dove il 13 dicembre Francesco De Gregori si è esibito al Forum di Assago (non gremito, a dire il vero) per la modica cifra di 20.000 lire, mentre Elio e le Storie Tese si sono esibiti al Centro Sociale Leoncavallo (strapieno) in cambio di 10.000 lire a biglietto. Probabilmente al Leoncavallo, dove tra pochi giorni è atteso anche Francesco Baccini, anche artisti di fama nazionale e perfino sanremese trovano una valvola di sfogo per offrire di sé il lato meno "glamour" e più radicale. Proprio dalle loro radici, ad esempio, Elio e scagnozzi hanno attinto a piene mani per un concerto dal sapore antico, aperto da "No, Gianni no", per poi lanciarsi in brani come "Né carne né pesce", "Cassonetto differenziato" oppure la "Saga di Addolorato", probabilmente sconosciuti agli ascoltatori più giovani, quelli che hanno acquistato la compilation "Il meglio del nostro meglio", sulla copertina del quale tra l'altro si legge una scritta che recita: "Attn. sigg. centri sociali: non contiene compromessi con le majors".