
Ma cosa sta succedendo ai musicisti di rap e (immediati) dintorni? Le notizie delle ultime ore li hanno riportati alla ribalta della cronaca giudiziaria.
In realtà, non sta capitando loro nulla di particolarmente più eclatante di quanto accadde a metà anni Novanta. Anzi, l'assassinio sia di Tupac Shakur sia di Biggie (Notorious B.I.G.), fu cosa ben più grave. Ma negli ultimi mesi si sono (nuovamente) moltiplicati gli episodi più da cronaca giudiziaria e "nera"
che musicale. Eminem l'ha appena fatta franca al processo in cui era
accusato d'aver agitato una pistola sotto il naso di uno degli Insane
Clown Posse. Ed il giudice, comunque affibbiandogli un anno di libertà
vigilata (in aggiunta alla condanna, simile, di alcune settimane prima),
gli ha detto: "Signore, è fortunato che nessuno sia rimasto ferito od
ucciso", facendo intendere che, in questo caso, il rapper di Detroit
sarebbe finito dietro le sbarre (vedi news).
E Puff Daddy ha rischiato ancor più grosso. Non tanto per la storia del motorino guidato con patente sospesa, già caduta nel dimenticatoio, quanto per quella della sparatoria del dicembre di un anno e mezzo fa. Dopo una ridda interminabile di testimonianze ed un lungo processo, Sean Combs è stato scagionato. Ma il suo "protetto", il rapper Shyne, s'è buscato una condanna di quelle toste e rimarrà a prendere il sole a scacchi per anni. Incombono nuove e pesanti nubi. Si tratta di nuvole forse non a caso provenienti da quei giorni bui di appunto- metà anni Novanta. Secondo la rivista "Talk", l'ex fidanzato di J.Lo saprebbe molto più di quanto finora si sia ritenuto in relazione sia al caso di Biggie sia a quello di Jal Hassan-Jamal Robles,24enne impiegato della Death Row Records ucciso ad Atlanta nel '95. Per quest'ultimo episodio, Puffy sarebbe addirittura stato presente al momento dell'assassinio. E c'è di più: la sua guardia del corpo Anthony "Wolf" Jones sarebbe addirittura, s'intende sempre secondo la rivista, il killer dell'impiegato. Ma, visto che al peggio non c'è mai fine, l'ente federale USA preposto al controllo delle tasse sta verificando le sue dichiarazioni. Il sospetto è che Puff si sia "dimenticato" di denunciare parte dei suoi guadagni.
Inutile fare di tutta l'erba un fascio: nessuno sta dicendo che tutti i rapper abbiano le mani sporche. Dopotutto ad essere sotto tiro sono principalmente questi due, mentre la maggior parte degli altri non ha mai commesso particolari reati. Ma perché Puffy ed Em sono invischiati in tutte queste accuse? Le interpretazioni possono essere molteplici, ma pare di capire che, in un certo senso, siano rimasti vittime del loro enorme giro d'affari, in una sorta di delirio da onnipotenza causato dai loro conti in banca gonfiatisi in maniera abnorme nel giro di pochi anni d'attività. La maggior parte delle persone di buon senso non ha problemi ad amministrare i propri soldi. Forse a loro è mancato appunto questo: il buon senso.
(Franco Bacoccoli)
E Puff Daddy ha rischiato ancor più grosso. Non tanto per la storia del motorino guidato con patente sospesa, già caduta nel dimenticatoio, quanto per quella della sparatoria del dicembre di un anno e mezzo fa. Dopo una ridda interminabile di testimonianze ed un lungo processo, Sean Combs è stato scagionato. Ma il suo "protetto", il rapper Shyne, s'è buscato una condanna di quelle toste e rimarrà a prendere il sole a scacchi per anni. Incombono nuove e pesanti nubi. Si tratta di nuvole forse non a caso provenienti da quei giorni bui di appunto- metà anni Novanta. Secondo la rivista "Talk", l'ex fidanzato di J.Lo saprebbe molto più di quanto finora si sia ritenuto in relazione sia al caso di Biggie sia a quello di Jal Hassan-Jamal Robles,24enne impiegato della Death Row Records ucciso ad Atlanta nel '95. Per quest'ultimo episodio, Puffy sarebbe addirittura stato presente al momento dell'assassinio. E c'è di più: la sua guardia del corpo Anthony "Wolf" Jones sarebbe addirittura, s'intende sempre secondo la rivista, il killer dell'impiegato. Ma, visto che al peggio non c'è mai fine, l'ente federale USA preposto al controllo delle tasse sta verificando le sue dichiarazioni. Il sospetto è che Puff si sia "dimenticato" di denunciare parte dei suoi guadagni.
Inutile fare di tutta l'erba un fascio: nessuno sta dicendo che tutti i rapper abbiano le mani sporche. Dopotutto ad essere sotto tiro sono principalmente questi due, mentre la maggior parte degli altri non ha mai commesso particolari reati. Ma perché Puffy ed Em sono invischiati in tutte queste accuse? Le interpretazioni possono essere molteplici, ma pare di capire che, in un certo senso, siano rimasti vittime del loro enorme giro d'affari, in una sorta di delirio da onnipotenza causato dai loro conti in banca gonfiatisi in maniera abnorme nel giro di pochi anni d'attività. La maggior parte delle persone di buon senso non ha problemi ad amministrare i propri soldi. Forse a loro è mancato appunto questo: il buon senso.
(Franco Bacoccoli)
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