E dire che si sentiva solo un po' affaticato. E l'aveva definito un "malore". Il "malore" che aveva colto Merle Haggard qualche giorno fa, prima di salire sul palco del City Auditorium di Macon in Georgia, concerto ovviamente annullato, si è trasformato in un bel check-up che ha rivelato che Haggard aveva più malattie di un ipocondriaco. Tutte prese in tempo, per cui la seccatura del ricovero si è trasformata, molto probabilmente, in un evento che gli ha salvato la vita. Il 74enne statista country, che curiosamente ha iniziato a fumare marijuana alla inconsuetà età di 41 anni, ha detto: "Credo che andare in ospedale mi abbia salvato la vita". A Haggard, che si sta riprendendo da una polmonite, sono state trovate tre ulcere allo stomaco, otto polipi al colon e una diverticolite all'esofago. Operato al volo, l'artista sta molto meglio. "Sono un uomo nuovo", ha affermato. "Grazie a tutta la gente del mondo che ha detto delle preghiere per me. Grazie mille alle persone di Macon, Georgia, che sono state gentilissime, intelligenti e penso mi abbiano salvato". Cancellati tutti i suoi impegni sino a fine febbraio.
"Rimarrà in ospedale ancora per qualche giorno", ha riferito Tresa Redburn, la sua PR. "Tra trenta giorni sarà perfettamente in forma". Noto specialmente per i brani "Mama tried," "Okie from Muskogee" e "The fightin' side of me", l'architetto del cosiddetto Bakersfield Sound anche in passato aveva avuto problemi di salute non indifferenti. Nel novembre 2008, ad esempio, finì sotto ai ferri e poi disse "se non fosse stato per mia moglie che ha insistito per farmi curare, oggi non sarei qui".