Articoli - 12/01/1997
Michael Hutchence temeva d'avere un tumore al cervello; morì nudo e circondato da foto di Paula Yates

E' questa l'ultima supposizione (ma forse, stavolta, anche qualcosa di più) avanzata dalla stampa inglese per spiegare l'ancora misterioso suicidio di Michael Hutchence. Dopo "il gioco autoerotico" finito male (ipotesi comunque non ancora scartata dalla polizia australiana) e l'accesso di furia per una
telefonata con Bob Geldof (accesso ampiamente aiutato da alcool e medicinali vari), la stampa inglese ora propende per il suicidio causato da autosuggestione. Secondo una fonte citata da uno dei principali quotidiani britannici, Michael infatti spesso diceva ai suoi amici più intimi che credeva d'essere affetto da un tumore al cervello. I lancinanti dolori di capo che era solito addurre come "prova", però, secondo i suoi amici altro non erano che il prodotto del mix di alcool e droghe. Secondo un'altra fonte, Hutchence avrebbe confidato che avrebbe preferito spararsi come fece Kurt Cobain pur di non ridursi allo stato vegetativo. Nel frattempo è giallo sulle ceneri del cantante degli INXS. Paula Yates avrebbe voluto portarle in Inghilterra, ma la famiglia di lui si oppone. Al momento rimangono presso il crematorio di Sydney. Si dice che suo fratello vorrebbe
spargerle sulla spiaggia sulla quale venne battezzata la figlia di Paula e del cantante, e che farà di tutto pur di non farle portare in Inghilterra.
Intanto Rachel Golfin, la cameriera dell'albergo in cui è stato scoperto il corpo di Michael Hutchence, e prima persona ad entrare nell'ormai famosa suite 524, ha rivelato che tutto attorno al cadavere del cantante degli INXS c'erano parecchie foto di Paula Yates. "Era nudo, con una cintura attorno al collo. Nella stanza c'era un fortissimo odore di alcoolici e fumo, bicchieri vuoti e pillole dappertutto sul pavimento. Attorno a lui c'erano foto di Paula Yates", ha detto.
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale