Ricordate la teoria di alcuni pedagoghi e psichiatri secondo la quale l’ascolto delle opere di Mozart – e, più in generale, dei brani di musica classica – in giovanissima età favorirebbe lo sviluppo intellettivo e creativo delle menti dei bambini ? Bene, a questa teoria – che in ambiente accademico statunitense viene chiamata “Mozart theory”, è stato recentemente aggiunto un corollario: lo studioso Lance Morrow ha rivisto le teorie di Kanfer e Walsh individuando negli artisti pop mainstream un potere deteriore sui giovani cervelli. Ergo: se Mozart fa diventare più intelligenti, Eminem fa diventare più stupidi. Secondo l’articolo scritto da Morrow la situazione non sarebbe poi così drammatica: basterebbe solo intervallare ogni tanto – alle varie Aguilera, Spears e Backstreet Boys – qualche aria o quartetto d’archi. Sarà vero ?
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