T.I. ha incassato una bella vittoria in tribunale. Il rapper di Atlanta, ha alla fine avuto la meglio nella disputa per il nome della sua linea d’abbigliamento Akoo. La Akoo International, nel marzo 2010 aveva fatto causa all’artista per violazione del marchio, dopo che una controversa campagna pubblicitaria aveva fatto storcere qualche naso a Newark, New Jersey. Nella cartellonistica in questione, si vedeva una giovane donna inginocchiata di fronte ad un uomo, nell’atto di sfilargli i jeans della Akoo jeans.
I billboard, hanno avuto la condanna addirittura del sindaco della città, Cory Booker e alla fine sono stati eliminati, dopo diverse manifestazioni da parte di attivisti. La Akoo International, in quell’occasione fece causa al rapper chiedendogli di cambiare il nome della sua linea per paura che la gente potesse associare la Akoo International con quella campagna pubblicitaria. Ora, un giudice federale ha negato alla Akoo International un’ingiunzione contro T.I. e la sua azienda, scongiurando il rischio di divieto nell’uso del nome per fini commerciali e quindi l'interruzione immediata delle vendite dei capi. Il giudice, ha motivato la sua decisione, affermando che la Akoo International non ha prodotto abbastanza prove che evidenzino una confusione tra i marchi da parte dei consumatori per via dei nomi simili. Le vendite della Akoo di T.I., sono aumentate del 25% da quando il rapper è stato incarcerato nel settembre del 2010 per violazione dei termini della libertà vigilata. Il rapper si trova ora in un centro di riabilitativo penitenziario e sarà rilasciato il 29 settembre.