24/01/2001
Slayer accusati della morte di una ragazza in rituale satanico

Il gruppo metal è stato accusato dai genitori di Elyse Pahler, 19enne californiana uccisa nel 1996 in un rituale satanico da parte di tre giovani che si sono dichiarati fans del gruppo. Gli assassini, già in carcere, hanno dichiarato nella loro confessione che il sacrificio umano era “necessario” per fornire alla band da loro formata, gli Hatred, la spinta necessaria per avere successo. Sulla base delle loro dichiarazioni la famiglia Pahler sostiene che canzoni come “Postmortem” e “Dead skin mask” contenevano incitamenti a “violentare, torturare e compiere atti di necrofilia” sulla ragazza, citando gli “ispirati” versi: “Sento il bisogno di fottere questo corpo peccaminoso, la mia opera è completa, l’anima della pu***ana giace stuprata nella brama demoniaca”.
Casi simili hanno visto protagonisti Ozzy Osbourne e Judas Priest, entrambi assolti – ma in questo caso la Sony Music, casa discografica della band, deve aver temuto l’inversione di tendenza e si è affidata a un illustre togato, Floyd Abrams, che difenderà la libertà di espressione tutelata dal Primo Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti.
Casi simili hanno visto protagonisti Ozzy Osbourne e Judas Priest, entrambi assolti – ma in questo caso la Sony Music, casa discografica della band, deve aver temuto l’inversione di tendenza e si è affidata a un illustre togato, Floyd Abrams, che difenderà la libertà di espressione tutelata dal Primo Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti.
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