
“This one gonna be for Ringo”, esclama John prima di registrare un demo di “Nobody told me”, preparandosi così a fare il più grande regalo della sua vita all’ex compagno di gruppo. Nel novembre 1980 Lennon aveva infatti accettato l’invito di Ringo per partecipare al suo prossimo album (inizialmente intitolato “Can’t flight lighting” e poi pubblicato nel 1981 come “Stop and smell the roses”) e a questo scopo riservò quattro canzoni per il vecchio amico. Dopo la morte di John, Ringo decise di non utilizzarle e non ha mai rivelato quali fossero i titoli in questione. Solo grazie alle informazioni tratte dalla trasmissione radiofonica “Lost Lennon tapes”, si è scoperto che una era “Nobody told me”, un’altra “Life begins at forty” (vedere il capitolo 11), mentre per ora non si conosce l’identità delle altre due (alcuni testi inseriscono nella lista anche “I don’t wanna face it”, anche se non è, al momento, dimostrabile con sufficiente sicurezza).
“Nobody told me” è senza dubbio uno dei migliori brani di Lennon. La volontà di donarlo a Ringo Starr dimostra da una parte quanto John fosse legato all’ex compagno, dall’altra quanto confidasse nelle proprie doti artistiche del momento, concedendosi il lusso di privarsi di una canzone di tale spessore. La prima versione del brano, intitolata “Everybody’s talking, nobody talking”, era identica a quella edita a eccezione del ritornello, per il quale John stava ancora cercando una forma definitiva.
Everybody’s talking and no one says a word
Everybody’s making love and no one really cares
There’s Nazis in the bathroom just below the stairs
Always something happening and nothing going on
Always something cooking and nothing in the pot
They’re always something cooking and nothing in the pot
They’re starving back in China so finish what you got
Nobody told me there’d be days like these
Strange days indeed – strange days indeed
Tutti parlano ma nessuno dice una parola
Tutti fanno l’amore ma a nessuno interessa veramente
C’è un nazista nel bagno, proprio sotto le scale
Sta sempre accadendo qualcosa ma non succede mai niente
C’è sempre qualcosa che cuoce, ma niente nella pentola
Stanno morendo di fame laggiù in Cina
Perciò finite quello che avete nel piatto
Giorni davvero strani, giorni davvero strani
Il testo è assolutamente profetico, tanto che a vent’anni di distanza risulta sempre di più stringente attualità. “Nobody told me” è la canzone del disinganno: gli ideali e le rivendicazioni di libertà per cui ci si era battuti negli anni Sessanta paiono raggiunti, ma è solo una facciata. In realtà nessuno è felice perché il consumismo e il culto dell’apparenza hanno come lobotomizzato gli uomini, rendendoli incapaci di godere la vita, di coglierne l’essenza e le rare ma intense gioie. Per questi motivi la canzone è quanto mai moderna e testimonia come Lennon fosse arguto nel decifrare la realtà e nel fiutare lo spirito dei tempi.
Everybody’s runnin’ and no one make a move
Everydody’s a winner and no one seems to lose
There’s a little yellow idol to the north of Katmandu
Everybody’s flying and no one leaves the ground
Everybody’s crying and no one makes a sound
There’s a place for us in movies
You just gotta lay around
Everybody’s smoking and no one’s getting high
Everybody’s flying and never touch the sky
There’s a Ufo over New York
And I ain’t too surprised
Tutti corrono ma nessuno si muove
Tutti vincono, ma sembra che nessuno perda
C’è un piccolo idolo giallo a nord di Katmandu
Tutti gridano ma nessuno emette un suono
C’è una parte per noi nel film, dobbiamo solo aspettare
Tutti fumano ma nessuno va su di giri
Tutti volano senza mai toccare il cielo
C’è un Ufo sopra New York
Ma non ne sono molto sorpreso
Ricordiamo che è possibile acquistare il libro da cui è tratto questo brano - “Le canzoni di John Lennon” (Editori Riuniti), di Riccardo Russino in collaborazione con Paola de Rosa e Vincenzo Oliva - anche dal Musicstore di Rockol: www.musicstore.it. Il Musicstore dispone di un numero limitato di copie in vendita al prezzo specialissimo di L. 17.000 (il prezzo in libreria è di L. 35.000). Per acquistarlo cliccate qui.
“Nobody told me” è senza dubbio uno dei migliori brani di Lennon. La volontà di donarlo a Ringo Starr dimostra da una parte quanto John fosse legato all’ex compagno, dall’altra quanto confidasse nelle proprie doti artistiche del momento, concedendosi il lusso di privarsi di una canzone di tale spessore. La prima versione del brano, intitolata “Everybody’s talking, nobody talking”, era identica a quella edita a eccezione del ritornello, per il quale John stava ancora cercando una forma definitiva.
Everybody’s talking and no one says a word
Everybody’s making love and no one really cares
There’s Nazis in the bathroom just below the stairs
Always something happening and nothing going on
Always something cooking and nothing in the pot
They’re always something cooking and nothing in the pot
They’re starving back in China so finish what you got
Nobody told me there’d be days like these
Strange days indeed – strange days indeed
Tutti parlano ma nessuno dice una parola
Tutti fanno l’amore ma a nessuno interessa veramente
C’è un nazista nel bagno, proprio sotto le scale
Sta sempre accadendo qualcosa ma non succede mai niente
C’è sempre qualcosa che cuoce, ma niente nella pentola
Stanno morendo di fame laggiù in Cina
Perciò finite quello che avete nel piatto
Nessuno mi aveva detto che ci sarebbero stati giorni così
Giorni davvero strani, giorni davvero strani
Il testo è assolutamente profetico, tanto che a vent’anni di distanza risulta sempre di più stringente attualità. “Nobody told me” è la canzone del disinganno: gli ideali e le rivendicazioni di libertà per cui ci si era battuti negli anni Sessanta paiono raggiunti, ma è solo una facciata. In realtà nessuno è felice perché il consumismo e il culto dell’apparenza hanno come lobotomizzato gli uomini, rendendoli incapaci di godere la vita, di coglierne l’essenza e le rare ma intense gioie. Per questi motivi la canzone è quanto mai moderna e testimonia come Lennon fosse arguto nel decifrare la realtà e nel fiutare lo spirito dei tempi.
Everybody’s runnin’ and no one make a move
Everydody’s a winner and no one seems to lose
There’s a little yellow idol to the north of Katmandu
Everybody’s flying and no one leaves the ground
Everybody’s crying and no one makes a sound
There’s a place for us in movies
You just gotta lay around
Everybody’s smoking and no one’s getting high
Everybody’s flying and never touch the sky
There’s a Ufo over New York
And I ain’t too surprised
Tutti corrono ma nessuno si muove
Tutti vincono, ma sembra che nessuno perda
C’è un piccolo idolo giallo a nord di Katmandu
Tutti spiccano il volo ma nessuno lascia il terreno
Tutti gridano ma nessuno emette un suono
C’è una parte per noi nel film, dobbiamo solo aspettare
Tutti fumano ma nessuno va su di giri
Tutti volano senza mai toccare il cielo
C’è un Ufo sopra New York
Ma non ne sono molto sorpreso
Ricordiamo che è possibile acquistare il libro da cui è tratto questo brano - “Le canzoni di John Lennon” (Editori Riuniti), di Riccardo Russino in collaborazione con Paola de Rosa e Vincenzo Oliva - anche dal Musicstore di Rockol: www.musicstore.it. Il Musicstore dispone di un numero limitato di copie in vendita al prezzo specialissimo di L. 17.000 (il prezzo in libreria è di L. 35.000). Per acquistarlo cliccate qui.
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