Il rapper Guru, dopo aver contaminato l’hip-hop con il jazz nei suoi due precedenti album della serie "Jazzmatazz", ha deciso con "Guru's Jazzmatazz: street soul" di affrontare dalla sua personalissima prospettiva il mondo dell’R&B. “‘Street’ rappresenta l’hip-hop e ‘soul’ indica la black music, ovvero il jazz, il funk, l’R&B e il soul,” ha spiegato Guru. “Il motivo per cui ho scelto la definizione ‘Street soul’ è perché se io guardo a tutta la musica black di oggi, e anche al rock, vedo una connessione con l’hip-hop”.
Nei precedenti lavori della serie “Jazzmatazz”, il rapper aveva collaborato con artisti jazz come Roy Aye, Donald Byrd e Bernard Purdie: in “Street soul” Guru ha scelto di lavorare con artisti soul come Isaac Hayes, Angie Stone, Macy Gray e i Roots. “Ho messo insieme una lista di artisti con cui mi sarebbe piaciuto collaborare, gente di cui mi piace la musica e che ho conosciuto, diventandone amico nel corso degli anni”.
Guru, il cui vero nome è Keith Elam, ha dichiarato che “Street soul” è, dal suo punto di vista, un’affermazione di quanto la cultura hip-hop sia penetrata in tutti i generi musicali. “E’ la voce della gioventù urbana di tutto il mondo. Rap e hip-hop sono un modo per farsi sentire. E’ un modo per far sapere alla società quello che sta veramente succedendo, quello che non va nella nostra comunità, dove stiamo sbagliando. I politici si scagliano contro la violenza nella musica ma sbagliano, perché se ascoltassero davvero quello che diciamo si renderebbero conto che portiamo a galla questioni che vanno prese in considerazione”.
Nei precedenti lavori della serie “Jazzmatazz”, il rapper aveva collaborato con artisti jazz come Roy Aye, Donald Byrd e Bernard Purdie: in “Street soul” Guru ha scelto di lavorare con artisti soul come Isaac Hayes, Angie Stone, Macy Gray e i Roots. “Ho messo insieme una lista di artisti con cui mi sarebbe piaciuto collaborare, gente di cui mi piace la musica e che ho conosciuto, diventandone amico nel corso degli anni”.
Guru, il cui vero nome è Keith Elam, ha dichiarato che “Street soul” è, dal suo punto di vista, un’affermazione di quanto la cultura hip-hop sia penetrata in tutti i generi musicali. “E’ la voce della gioventù urbana di tutto il mondo. Rap e hip-hop sono un modo per farsi sentire. E’ un modo per far sapere alla società quello che sta veramente succedendo, quello che non va nella nostra comunità, dove stiamo sbagliando. I politici si scagliano contro la violenza nella musica ma sbagliano, perché se ascoltassero davvero quello che diciamo si renderebbero conto che portiamo a galla questioni che vanno prese in considerazione”.
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