Jon Carter, uno dei DJ che più ha contribuito ad espandere la scena big beat e breakbeat inglese, si dà all'house. Già da tempo i suoi set sono sempre meno a base di big beat, e sempre più strutturati su brani house. A riprova del suo nuovo orientamento, Jon Carter pubblica, per la DMC Records, un doppio CD ("7 live #1") in cui, pur non dimenticandosi del suo background (nel primo CD), dà ampio spazio all'house (in particolare nel secondo CD). Nel frattempo Jon Carter è diventato anche uno dei punti di riferimento per la scena dei club londinesi underground, tanto che nelle ultime settimane, dall'Embassy Bar di Islington (una zona di Londra), ha organizzato una serie di eventi, di serate "one off" illegali, promosse grazie al solo passaparola, e ospitate da barche naviganti sul Tamigi, come ai tempi dei Sex Pistols e di "God save the queen". Tutti gli eventi sono stati organizzati da Jon Carter in collaborazione con la Wall Of Sound e la sua sottoetichetta "pop oriented", la We Love You. 
                    
                    
                    
                                            
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