
E' stato un successo - anche se non sono mancate le contestazioni, per la coreografia un po' troppo in stile "Tron", per la scelta dei brani in scaletta e per qualche disguido al banco del mixer - lo spettacolo tenuto dai Black Eyed Peas tenuto nella serata di ieri nell'intervallo della partita tra Green Bay Packers del Wisconsin e Steelers di Pittsburgh che - al Cowboys Stadium di Dallas, ha laureato i primi vincitori del SuperBowl 2011: il quartetto losangelino, come da programmi, è stato supportato dal già Guns N' Roses Slash - ora apprezzato solista e motore musicale dei Velvet Revolver - e da Usher. Dopo l'inizio sulle note della celeberrina "I gotta feeling", l'asso delle sei corde è intervenuto nel set di Fergie e soci accennando il riff portante di "Sweet child o' mine", ripresa poi dal gruppo - in particolare dalla cantante - e seguita da un medley delle hit firmate dall'ensemble rap-pop californiano (tra le altre, "Pump it" e "Let's get it started"). Usher hai invece presentato la sua "OMG", prima del gran finale sulle note di "Where is the love?", "Time" e ancora "I gotta feeling".
La band capitanata da Fergie e Will.i.am ha già trascorsi sui campi calcati dai campioni del football americano, essendosi esibiti lo scorso anno all'inizio del campionato NFL a Pittsburgh, ed avendo preso parte - seppure non con il ruolo di headliner, - all'halftime show delle finali nel 2005. Lo spettacolo che intervalla la finale nazionale del campionato di football statunitense finì per ragioni para-musicali sotto i riflettori della stampa mondiale nel 2004, quando - per quella che venne definita una "disfunzione sartoriale" - Janet Jackson lasciò intravedere un capezzolo durante il suo duetto con Justin Timberlake .