
I testi di "Let England shake" hanno richiesto a PJ Harvey due anni di lavoro. Parlando del suo nuovo album che sarà in commercio tra l'11 e il 14 febbraio, Polly Jean ha detto: "Per due anni non ho fatto altro che scrivere parole, ora sono molto più interessata alla loro costruzione. Così, quando si tratta di suonare delle idee musicali, queste compongono un letto sul quale vanno a sdraiarsi le parole. Mi ha portato via molto tempo e non è stato facile. Sono sempre stata una persona molto interessata a quello che succede nel mondo, cosa succede nella politica e tutto ciò che ci gira attorno ogni giorno; e però non ero mai arrivata al punto, come scrittrice, di riuscire ad esprimere tanti concetti molto bene. In passato non avevo mai avuto la sicurezza di avvicinarmi a soggetti giganteschi come i conflitti, la propria nazione e la guerra. Ma questa è stata la prima volta nella mia vita che ho iniziato a provarci". Prodotto da Flood, John Parish, Mick Harvey e dall'autrice, il successore di "White chalk" del 2007 contiene questi brani:
"Let England shake"
"The last living rose"
"The glorious land"
"The words that maketh murder"
"All and everyone"
"On Battleship Hill"
"England"
"In the dark places"
"Bitter branches"
"Hanging in the wire"
"Written on the forehead"
"The colour of the Earth".