
A sessantun’anni, di cui quarantacinque passati al servizio del rock, Tina Turner si è imbarcata in un mastodontico giro di concerti - il suo ultimo, perché, ha spiegato la cantante, «ho bisogno di disintossicarmi dal mondo dello spettacolo ogni tanto (…) ma questa volta avrò bisogno di un periodo più lungo» - che lo scorso week-end è approdato a New York, per due serate al Madison Square Garden. Giuseppe Videtti sulla “Repubblica” ci racconta questo show che «più che un concerto è una celebrazione»: dalle sue coreografie ambiziose (un’enorme struttura in alluminio, cerchi di fuoco, un braccio metallico che solleva la cantante) alla scaletta che parte – dopo l’introduzione di Lionel Richie – con “I want to take you higher” di Sly Stone («un classico di Ike&Tina») per chiudersi con “24/7”.
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