
Credits: Jonas Mohr
Su "La Repubblica" un articolo collegato alle aste miliardarie delle opere d’arte, spiegando che sono «Attori e rockstar i nuovi collezionisti. In passato il mercato era dominato dai giapponesi. Ma ora è Hollywood a tenere su i prezzi. (...) Le collezioni prendono forma nelle ville dei nuovi ricchi: nascono e spariscono come le sacche dell'alta pressione e si spostano velocemente da un continente all'altro. Fino a qualche anno fa il mercato dell'arte era dominato dall'Oriente. I collezionisti giapponesi investivano decine, centinaia di milioni di dollari nei dipinti di Van Gogh o di Monet. Dopo la crisi lo scettro è tornato negli Stati Uniti dove lo star system in questo momento non ha problemi finanziari. (...) Madonna tiene fede al nome che porta: acquista (ma spesso anche vende, così si sussurra) fondi oro del Trecento e del Quattrocento che raffigurano Madonne o figure femminili. Il produttore David Geffen, amico e socio di Spielberg, raccoglie la pop art. Rod Stewart invece ha appena cominciato ad acquistare dipinti antichi (guardando i prezzi, batte opere da centomila dollari) mentre è celebre la raccolta di Lloyd Webber, il re del musical, amante di Canaletto».
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