
Robert Rosen ha terminato "Nowhere man: The final days of John Lennon", libro "liberamente ricavato" dai diari del cantante, ottenuti dal suo assistente Fred Seaman - che li aveva rubati, e per questo fu condannato. Dal momento che Rosen ha dovuto restituire le pagine autografe di Lennon alla fondazione che ne amministra (e piuttosto bene) patrimonio e oggetti di varia natura, ha dovuto basarsi sulla propria memoria. Il ritratto che ne emerge non è del tutto dissimile da quello fatto una decina di anni fa dal biografo Albert Goldman: Rosen dice: «John era diviso tra Yoko Ono e May Pang. May era una persona divertente, ed era pura passione sessuale. Con lei passava il tempo soprattutto a letto. Ma Yoko rappresentava la sua sopravvivenza». In mezzo al dilemma, tuttavia, un momento di gioia: «Quando John ebbe notizia dell’arresto di Paul a Tokyo per possesso di marijuana, si sentì al settimo cielo. Si dimenticò completamente dei suoi problemi sentimentali». Altro peccato capitale, accanto alla lussuria e all’invidia, la cupidigia. «Il denaro non era mai abbastanza per John e Yoko. Li accomunava un senso di vuoto interiore che tentavano di riempire coi soldi, senza riuscirci». Il portavoce della vedova Lennon ha commentato: «Rosen non è più in possesso dei diari, e ammette che il suo libro è parto della sua mente. Quindi non ha a che fare con la realtà».
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