
Su "La Repubblica" Antonio Dipollina descrive il caso della «nota cantante country polacca Joanna Zychowicz, che ha invaso da alcuni giorni i muri di Milano. La ragazza - pettoruta, prorompente e con cappello da cowboy in testa - campeggia da giorni sopra un manifesto gigante che annuncia il suo arrivo in Italia, prossima tappa di un tour mondiale che sta toccando le principali città del pianeta. Insieme alle date del tour, il manifesto riporta l'indirizzo Internet del suo club di ammiratori (www.joannafanclub.com). Il segreto sta nel fatto che Joanna Zychowicz non esiste e con tutta probabilità non esisterà mai. Dal sito del fan club si risale ad altri cinque siti: uno è quello ufficiale di Elvis Presley, tre sono di travestiti- transgender e uno è quello buono, ossia quello della Diesel, l'azienda di abbigliamento guidata da Renzo Rosso. (...) Ma Joanna, comunque, incuriosisce, e l'operazione è condotta ad alto livello. Già martedì prossimo ci sarà un primo lancio ufficiale a Londra. (...) Non c'è nessun tour, ma esiste invece un cd lanciato presto sul mercato e curato da Claudio Coccoluto, un dj mago dei remix musicali. E nell'occasione londinese spunta tra i partecipanti all'operazione addirittura Malcolm McLaren, il creatore dei Sex Pistols, di cui si ricordano "creazioni" di personaggi musicali rivelatisi poi inesistenti, tutto al servizio di grandi progetti di marketing».
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