Articoli - 18/10/1999
Capodanno a Roma: Celentano, Zero, Venditti, Bocelli. E si parla di Mina, U2 e Michael Jackson
Il "Messaggero" annuncia: «Capodanno rock con il Papa - Celentano e star pop in concerto a San Pietro. Zero e Venditti in piazza Venezia». In prima pagina, il quotidiano riassume gli eventi possibili per il 31 dicembre nella capitale: «La riva destra del Tevere si affiderà al cattolico Adriano Celentano. Sarà lui la star canora, con altre, tra cui Bocelli. (...) Il cast è da definire, ma si fanno i nomi di Morandi, Dalla, Jovanotti, Antonacci e Battiato. E dall’Irlanda potrebbe sbarcare Bono, degli U2, che a settembre è stato ricevuto dal Papa. Ricco di sorprese anche il Capodanno di strada che il Comune sta organizzando. Tra gli eventi spiccano il concerto di Sinopoli in piazza del Popolo, Venditti e Zero a piazza Venezia». L’assessore alla Cultura Borgna sta tentando anche con Mina, «ci ha provato personalmente per settimane ma la mitica "tigre di Cremona" non ne vuol sapere. L’assessore non si è ancora dato per vinto». Nelle due pagine dedicate all’avvenimento, si legge tra l’altro: «Non sarà questo l’unico evento spettacolare sponsorizzato dalla Roma sacra nell’anno 2000 del Signore. Sabato 19 agosto, a Tor Vergata, dinanzi a un milione di giovani provenienti da tutto il mondo per il Giubileo, un cast di assoluto livello internazionale animerà la parte musicale della preghiera. (...) La voce su Celentano quale star dell’evento del 31 dicembre, circola con molta insistenza in ambienti Rai e discografici e trova conferma in Vaticano. Organizzatore per la parte musicale dei due happening (31 dicembre e 19 agosto) sarà Bibi Ballandi, che già realizzò quello del Congresso eucaristico di Bologna il 27 settembre 1999 con lo stesso Celentano, Dylan, Dalla, Morandi, Bocelli e altri». Paolo Zaccagnini, in un articolo, suggerisce i nomi di Antonacci, Battiato, ma soprattutto U2, il cui cantante Bono è stato recentemente ricevuto a Castelgandolfo dal Papa insieme a Quincy Jones (vedi sezione Artisti). «E chissà perché lo show previsto nella natìa Dublino non si farà più, così come quello previsto negli Stati Uniti da Michael Jackson, il cui produttore storico è il già citato Jones?»
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