L’album tratto dall’ultimo "Pavarotti & Friends" è uscito un paio di settimane fa: consta di diciotto brani, nei quali Pavarotti duetta con gli ospiti del concerto-evento di Modena (Mariah Carey, Laura Pausini, Ricky Martin, Renato Zero, Gloria Estefan, Gianni Morandi, Joe Cocker, B.B. King). I proventi saranno utilizzati a favore di una scuola in Guatemala e di campi-scuola in Kosovo. Per dare un impulso alle vendite e anticipare qualcosina del prossimo episodio, Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani hanno ricevuto la visita, nella "loro" Montecarlo, dei maggiori quotidiani italiani. Sul "Corriere della Sera" la Mantovani dice: «Stiamo reclutando il cast, e fra gli italiani che inviteremo c’è di sicuro Venditti». Qualche problema per Celentano («E’ stato invitato a suo tempo, ma non ha potuto o voluto venire. Mi piacerebbe averlo in futuro») e per Vasco Rossi («A Natale mi promise che sarebbe venuto. Poi non ha dato più notizie. Credo che l’ostacolo siano i suoi più stretti collaboratori»). Del disco, Pavarotti dice: «E’ un buon prodotto, raro e unico. Non è facile sposare il pop moderno con "Fiorin fiorello"». A "La Stampa", Pavarotti dichiara: «Io sono residente a Montecarlo dall’83, ma lo Stato italiano sostiene di no. Vorrei portare i miei soldi in Italia, ma non mi lasciano» e ha parole buone per Michael Jackson: «Io continuo a credergli. E nel suo nastrino di "Vento"; lui era molto bravo». Aggiunge una spiegazione al fatto che i concerti benefici non si chiuderanno nel 2000 come previsto: «il concerto è unito al concorso ippico, e poiché esso mi è stato assegnato per altri 5 anni, debbo andare avanti».
Su "La Repubblica" il tenorone entra nei dettagli sui cantanti. Quello che l’ha colpito di più è stato Ricky Martin. «Ha le doti di un enorme cantante, appena apre bocca capisci che hai a che fare con un primo della classe». Confessa anche di aver avuto paura «di trovarsi davanti a B.B. King e di non essere all’altezza». Ma quando Laura Putti del quotidiano romano gli fa notare la possibilità che anche B.B. King abbia paura di duettare con lui, Big Luciano conclude: «Diciamo allora che a Modena siamo tutti molto spaventati».
Su "La Repubblica" il tenorone entra nei dettagli sui cantanti. Quello che l’ha colpito di più è stato Ricky Martin. «Ha le doti di un enorme cantante, appena apre bocca capisci che hai a che fare con un primo della classe». Confessa anche di aver avuto paura «di trovarsi davanti a B.B. King e di non essere all’altezza». Ma quando Laura Putti del quotidiano romano gli fa notare la possibilità che anche B.B. King abbia paura di duettare con lui, Big Luciano conclude: «Diciamo allora che a Modena siamo tutti molto spaventati».
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