Diciotto anni fa moriva John Lennon: celebrazioni e sfruttamenti

L’8 dicembre 1980 moriva John Lennon, ucciso davanti al Dakota Building di New York da Mark David Chapman.
La memoria dell’ex Beatle continua ad essere celebrata da fans e ammiratori in tutto il mondo; in Italia, ad esempio, e più precisamente a Castelnuovo Rangone in provincia di Modena, domani 8 dicembre verrà scoperto un monumento dedicato appunto a John Lennon (una sagoma a grandezza naturale di Lennon così come compare nel celeberrimo attraversamento delle strisce pedonali di Abbey Road). Sarà Roberto “Freak” Antoni degli Skiantos (autore di un libro sui Beatles) a inaugurare la statua, al termine di una giornata tutta nel nome dei Beatles: gruppi musicali, mostre per collezionisti, e una rassegna dei giornali usciti nei giorni successivi alla morte di Lennon.
E mentre in Italia e altrove, magari con una certa ingenuità appassionata da fans, si ricorda lo scomparso Lennon, una pubblicità lo fa “resuscitare”. Nello spot per un telefonino cellulare viene infatti utilizzato uno spezzone di video riguardante uno dei “bed-in” della coppia John & Yoko, al quale è stato sovrapposta l’immagine del presentatore televisivo e disc jockey Chris Evans (un po’ in stile “Forrest Gump”, o se preferite un po’ come negli spot dei tortellini Rana). Di questa straordinaria dimostrazione di cattivo gusto parrebbe che, per una volta, non fosse responsabile la vedova Lennon: perché in Gran Bretagna la legge non richiede, nel caso di pubblicità che mostrano personaggi famosi defunti, il nullaosta degli eredi. Però - e lo scriviamo senza aver mai visto lo spot: come dire, “sulla sfiducia” - se nel filmato compare, come parrebbe, anche la signora Yoko Ono, almeno lei avrà dovuto concedere il diritto di utilizzo della propria immagine. L’avrà fatto gratis?