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Morandi: 9 milioni di audience e critiche favorevoli

Morandi: 9 milioni di audience e critiche favorevoli
Grande entusiasmo alla Rai per l’ottimo risultato in termini di audience di "C’era un ragazzo...", il varietà presentato da Gianni Morandi visto da più di nove milioni e mezzo di spettatori secondo l’Auditel. Entusiasmo anche da parte dei critici televisivi. Scrive Gualtiero Peirce su "La Repubblica": «Allora si può fare. Si può mettere in piedi un varietà per dieci milioni di italiani senza spargere miliardi, senza inscenare lacrime, senza combinare matrimoni in Campidoglio. Gianni Morandi, il giorno dopo ha ringraziato Raffaella per i buoni consigli ricevuti. Ma con la sua serata ha dimostrato invece che anche senza il "carrambismo" si può mandare in onda una trasmissione in cui capisci subito che la stai guardando insieme a mezza Italia, ma non ti senti trattato come un bovino della mandria televisiva. Il successo (superiore al previsto) di Morandi l'ha confermato, gli spettatori sono migliori della tv che ricevono: mercoledì sera su RaiUno l'hanno visto in media in quasi 9 milioni e mezzo. Con punte di 12 milioni, il 50 per cento degli spettattori. Eppure, "C'era un ragazzo" è un programma semplice. Piatto forte - ovviamente - sono le canzoni, le sue; il contorno, colleghe celebri (scelta astuta: una più popolare, la Pausini; l’altra più d'autore, la Mannoia). Non senza difetti, naturalmente: una scena colossale e superflua, il compiacimento retrò con la Mathieu, quella scelta da rotocalco di un pubblico al femminile. E poi lui, emozionato come a un debutto, non è stato certo aiutato dalla presenza di una Ornella Muti particolarmente imbambolata; ma ci ha pensato il figlio Marco (un'autentica scoperta, anche per il padre: "cercavo un Fabio Fazio e non sapevo di averlo in casa" ha detto ieri e "La tv a volte fa scherzi bellissimi, come riscoprire un figlio per gioco") a insinuarsi con una vivacità sorprendente nelle inevitabili falle del padre. (...) Una temperatura più da palcoscenico che da studio televisivo: o meglio (come era nelle intenzioni) una temperatura da "Studio Uno". Quando una cantante, Mina, presentava un programma rimasto memorabile. Televisione vecchia, allora? No, semplicemente garantita. Con quello standard "nazionale" e "popolare" (che attraversa cioè tutto il paese, dall'alto in basso, da giù a su) che una volta suonava come un insulto e che invece è la forza di RaiUno. Ed è il Dna di un personaggio come Morandi (come lui stesso dice di sé)».

Secondo Aldo Grasso del "Corriere della Sera",« "C'era un ragazzo...", storia delle 300 canzoni di Gianni Morandi presentate da lui medesimo (Raiuno, giovedì, ore 20,59), è stato uno spettacolo di rievocazioni all'insegna dell'eleganza, della monumentalità (nel faraonico Studio 15 di Cinecittà), della dovizia di ospiti. (...) Morandi ha avuto la grande intelligenza, per festeggiare se stesso, di non ricorrere al repertorio, di cantare e condurre in diretta, di non vergognarsi della nostalgia. Altro che "Anima mia", dove almeno s'inquietava il tarlo dell'ironia! Perché il segreto del grandioso successo dell'autocelebrazione televisiva (record della serata: 9.462.000 spettatori) è tutto racchiuso nella spudoratezza con cui il cantante si è lasciato andare per evocare gli affetti più semplici e le storie sentimentali racchiuse in ogni sua buona canzone. E nell'evitare ogni inutile orpello, ogni affettazione alla Limiti. Via con "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" (domanda metafisica: ma se uno amava i Beatles e i Rolling Stones come poteva amare Morandi?). (...) Come sostiene Michele Serra (che ha firmato il programma con Lucio Dalla, Giampiero Solari e Claudio Fasulo) "lavorare con lui è stato facile, perché basta lasciarlo cantare e raccontare". Forse erano inutili persino gli autori, ma Morandi ha sempre avuto la straordinaria capacità di rifarsi una verginità, di cambiare pelle: da "C'era un ragazzo...", appunto, al tour con Dalla, al lavoro di attore. Da una parte Bibi Ballandi e dall'altra Michele Serra. Ma perché un programma così non è andato contro "Paperissima"»?
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