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Parliamo con *Celine Dion*

Oltre 50 milioni di copie vendute, una caparbietà e una convizione nei propri mezzi che le hanno consentito di superare tutte le altre pretendenti a l ruolo di aspiranti regine della canzone per arrivare subito nell'olimpo delle grandissime. Per Celine Dion, nuova icona pop della musica melodica, l'affermazione ufficiale arriva proprio con la pubblicazione del suo nuovo album, LET'S TALK ABOUT LOVE, che la vede affiancata nelle registrazioni da star del calibro di Barbra Streisand, Bee Gees, Luciano Pavarotti e Carole King. Il successo però non le fa dimenticare la sua vita di tutti i giorni, che si svolge in Canada tra una partita di tennis e una passeggiata con il marito...

Che effetto ti fa essere seguita da così tante persone?
E' un'emozione molto forte per me: l'unica cosa che penso è che non vedo l'ora di tornare a cantare per i miei fans, ovunque essi si trovino.

Il 18 novembre il tuo album esce in tutto il mondo, il che significa che smetterà di essere una tua creatura per diventare di pubblico dominio: cosa vorresti comunicare ai tuoi fans?
Spero che ricevano dall'album lo stesso feeling che ho avuto io, così come anche che ne ricavino lo stesso divertimento che ho provato io nel farlo. E' stato un progetto veloce, che ci ha fatto impiegare soltanto due mesi per essere registrato, ma per me adesso è più di un sogno realizzato. Registrare con Barbra Streisand, Bee Gees, Pavarotti, Carole King... non so cosa farò dopo questo disco, perché ho realizzato tutti i miei sogni...!

Su quest'album ci sono 15 canzoni: è vero che hai dovuto faticare molto per scegliere il materiale da inserire e quello da tenere fuori?
E' stato un lavoro molto difficile. Se penso a questo disco mi viene in mente che non avrei neanche dovuto inciderlo, perché nei piani c'era lo stare ferma per un periodo lungo e dedicarmi alla famiglia, fare un figlio... ma poi dopo il successo di FALLING INTO YOU ho pensato che non mi sarebbe piaciuto interrompere questo momento magico e così mi sono dedicata ad un altro tipo di bambino, vale a dire al mio disco. Sentivo che tutti mi stavano dando il meglio e anch'io volevo dare alla gente qualcosa in cambio.

Celine, hai venduto oltre 50 milioni di copie, ma hai sempre mantenuto i piedi per terra: come convivi con la pazzia dello showbusiness?
Non ci convivo, quando mi sveglio la mattina non penso allo showbusiness e così anche quando vado a dormire. nNn vivo per il successo, sto soltanto cercando di cantare le mie canzoni al meglio, di incontrare il mio pubblico il più possibile. Mi sento come se facessi parte di una grande famiglia; tutto il resto, il succcesso, il pensare ai soldi, alle posizioni, alle rivalità è una cosa che non mi appartiene e che mi porterebbe via molto tempo, forse troppo.

Con LA BELLA E LA BESTIA avevi già partecipato alla colonna sonora di un film; adesso torni sull'argomento con il colossal TITANIC. Ti piacerebbe in futuro recitare?
Sì, certo, mi piacerebbe moltissimo fare un film. Sono quattro/cinque anni che ci penso e adesso ho due offerte serie che probabilmente si concretizzeranno. Mi piacerebbe fare l'attrice perché in quanto cantanti noi abbiamo soltanto la possibilità di emozionare le persone con la voce, mentre io non vedo l'ora di farlo anche grazie alle mie movenze, al mio volto, al mio fisico. Ad un immagine.

Ci sono diversi contributi importanti sul tuo album; c'è ancora qualcuno con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?
Non avrei mai creduto di avere degli ospiti così importanti come quelli che sono su questo disco, ma c'è molta gente talentosa con cui vorrei registrare. Per tanti anni quando mi hanno chiesto qual'era la mia musica preferita ho sempre detto che mi piacciono tutti gli stili. Ho sempre pensato che avrei potuto registrare un disco classico o country ma non rap e poi invece su questo disco c'è un pezzo rap. così, davvero, non vedo l'ora di lavorare con chiunque.

Si dice che questo sia il tuo album più ambizioso...ti senti in competizione con qualcuno?
Credo che quando sei in competizione con te stessa tu sia obbligata a dare il meglio ogni volta, e la cosa per me è importante. Se mi sentissi in competizione con altri dovrei uccidermi; credo che ognuno sia unico e nel mondo dello spettacolo c'è spazio per tutti. Non voglio sentire quel tipo di pressione. Quest'anno l'aver lavorato così duramente mi fa sentire contenta e maggiormente in controllo, il che significa che misento forte e più sicura delle mie qualità.

"Let's talk about love" ha un messaggio universale, è per questo che l'hai scelta come singolo?
Sicuramente. Cercavo un brano come questo da anni, perché con tutti i viaggii che ho fatto non ho avuto la possibilità di vedere le bellezze delle città, non mi siedo ai bistrot e guardo il mondo, ma l'unica cosa che vedo è il pubblico che canta, si emoziona, piange e ride con me, e questo è il particolare che mi rimane in testa.

Hai cantato molti stili musicali: cosa è cambiato per te con il successo nella scelta dei brani?
Niente, aumenta soltanto la pressione, perché vuoi essere parte del tutto, della produzione, della scelta del materiale, dei video, delle foto. quando scegli di impegnarti a tutto campo, il mondo ti aspetta al varco e così la pressione è ancora di più. Comunque non mi importa, sono contenta di correre il rischio...

E' vero che Barry Gibb dei Bee Gees ha pianto mentre ascoltava la tua versione di "Immortality"?
Sì. I Bee Gees sono persone molto generose e la canzone che hannno scirtto per me è veramente incredibile. E' vero che i Bee Gees hanno pianto, ma è anche vero che credo che saranno in molti altri a piangere

E lavorare con George Martin com'è stato?
Averlo nel mio disco è stato incredibile; il produttore dei Beatles che voleva lavorare con me! Ero nervosa ed è stato molto strano perché lavorare con una persona che rispettavo così tanto mi ha fatto pensare che avevo quasi paura di dire qualsiasi cosa. Non volevo disturbare! Così ho detto "facciamo quello che vuoi tu", e le cose sono andate benissimo.

Cosa ti piace fare nella vita?
Be', per cominciare, dischi come questo. Poi mi piace giocare a golf e a tennis, ho preso lezioni per diversi mesi perché sono due sport che mi rilassano moltissimo.

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