Biografia

Ex allieva dell’Accademia di Brera con trascorsi professionali come scenografa di spettacoli teatrali e di videoclip, artista poliedrica che si cimenta di tanto in tanto anche nella scrittura (il diario di appunti “Appena sotto le nuvole”, pubblicato nel 2000) Cristina Donà inizia a farsi conoscere nel circuito dei locali e nell’ambiente del rock italiano tra il 1991 e il 1994. Viene notata da Manuel Agnelli degli Afterhours, che la spinge subito a sviluppare un repertorio di canzoni originali, mentre Giò e Cesare dei La Crus si rivelano cruciali per la firma di un contratto discografico con la Mescal. Nel 1995 arriva tra i finalisti del Premio Ciampi di Livorno, la prima rassegna nazionale a metterne in luce e valorizzarne il talento; due anni dopo l’album di debutto, TREGUA, conquista una Targa Tenco, il premio Max Generation e il primo posto nel referendum di Musica e Dischi nella categoria “migliore album d’esordio”. Dopo una lunga stagione di concerti la cantautrice milanese decide di fermarsi per concentrarsi sulla scrittura di nuove canzoni, partecipando nel frattempo al tributo a Robert Wyatt organizzato dal CPI (“The different you”) e comparendo come ospite sull’album di Eric Wood “Illustrated night”. Il secondo Cd, NIDO, arriva solo nel 1999 ma marca un sostanzioso passo avanti grazie anche alla presenza di Morgan dei Bluvertigo, Davide Rossi, Marco Parente e lo stesso Wyatt (ospite nel brano “Goccia”, uscito anche come titolo guida di un EP). Grazie all’interessamento del grande artista inglese e del dj/produttore radiofonico della Bbc Charlie Gillet, Cristina si fa un nome in Gran Bretagna e nel 2002 è invitata, prima e finora unica artista italiana, a partecipare al prestigioso festival Meltdown esibendosi alla Royal Festival Hall londinese. Per ascoltare la sua terza prova bisogna attendere l’anno successivo: DOVE SEI TU esce nell'aprile 2003 ed è prodotto da un altro dei suoi mentori, Davey Ray Moor dei Cousteau. Dopo aver partecipato all’album “A.C.A.U. - La nostra meraviglia” di Gianni Maroccolo (nel brano “Meloria’s ballad”) e intensificato i suoi concerti oltre confine, nel settembre 2004 la Donà dà alle stampe il primo album in inglese, distribuito in 32 paesi da Mescal e Rykodisc, in cui reinterpreta per il mercato internazionale gran parte dell’ultimo album corredato dalla versione italiana di “Goccia” e da una cover acustica di “How deep is your love” dei Bee Gees. Nel 2006 si esibisce in un tour teatrale acustico presentando un paio di nuove canzoni; l’anno seguente, dopo una partecipazione al Festival di Sanremo (ospite di Nada nella serata dei duetti), esce LA QUINTA STAGIONE, prodotto da Peter Walsh e primo album per la major EMI. Dopo pochi mesi, nel marzo 2008, arriva PICCOLA FACCIA, disco di rivisitazioni in formato acustico del repertorio della cantante, completato da un paio di cover inedite.
Per un disco di inediti bisogna attendere il 2011, quando esce TORNO A CASA A PIEDI, cui fa seguito nel 2014 COSì VICINI, entrambi incisi con la collaborazione del chitarrista e produttore Saverio Lanza.
Il 23 gennaio 2016 Cristina Donà riceve il Premio Fabrizio De André all'Auditorium Parco della Musica di Roma, nella seconda serata della 14ª edizione del Premio.Il 3 marzo dello stesso anno debutta al Teatro Bonifazio Asioli di Correggio (RE) il progetto dal vivo "Amore che vieni amore che vai", un omaggio a Fabrizio De André e alle donne delle sue canzoni, interpretate da Cristina.
A settembre del 2017, per i 20 anni di carriera, pubblica una riedizione di TREGUA intitolata TREGUA 1996 - 2017 STELLE BUONE: i brani del primo disco sono reinterpretati da dieci giovani artisti, con Cristina che presta la sua voce nei dieci brani (e tiene per sé Stelle buone, che reinterpreta nel nuovo arrangiamento del chitarrista Alessandro "Asso" Stefana). (23 ott 2017)