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«IVY - Elisa» la recensione di Rockol

Elisa - IVY - la recensione

Recensione del 06 dic 2010

La recensione

“È un album organico, che racconta la magia delle cose semplici e quotidiane. L'ho chiamato “Ivy” (edera) proprio per questo. L'edera è ben radicata a terra, ma al tempo stesso si spinge verso l'alto e abbraccia tutto ciò che tocca. Allo stesso modo queste canzoni raccontano frammenti di vita reale, ricordi che vivono nella memoria ma la rileggono anche con nuova maturità e prospettiva. Sono semplici, hanno dentro la stessa armonia che trovo nella natura". Con queste parole Elisa ha presentato a Rockol il suo nuovo album “Ivy”, un disco che ripercorre le orme di quel “Lotus” uscito nel 2003, ovvero raccogliere cover, inediti e soprattutto proporre in veste acustica ed analogica alcuni noti brani della cantante di Monfalcone (Gorizia).

Ecco allora nuove e delicate versioni di “Ti vorrei sollevare” (questa volta senza l'apporto del cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi), “Una poesia anche per te”, “Qualcosa che non c'è”, “Rainbow”, “Gli ostacoli del cuore”, “Anche tu (anche se non trovi le parole)” (in questa nuova versione cantata in duetto con Fabri Fibra), “Lullaby”, “It is what it is” e “Forgiveness”.
Le cover scelte da Elisa sono quattro brani alla quale è molto legata come “1979” degli Smashing Pumpkins, “Ho messo via” di Luciano Ligabue, “Pour que l'amour me quitte” della francese Camille (cantata in duetto con Giorgia) e “I never came” dei californiani Queens of the Stone Age.
Proprio alla stessa “1979” di Billy Corgan e soci pare essersi ispirata per comporre il primo singolo inedito “Nostalgia”, un brano nel tipico stile pop-rock della cantante, in lingua inglese e testo incentrato su reazione e speranza nei momenti difficili. Gli altri due inediti sono invece “Fresh air” (composto all'età di vent'anni e ripescato per l'occasione) e “Some time ago”.
Ad affiancare l'album ci sarà anche un docu-film di 50 minuti, che racconta la genesi del progetto ed è stato girato al Parco Artesella in Valsugana in Trentino (dove artisti provenienti da tutto il mondo hanno realizzato opere a cielo aperto utilizzando materiali organici) e diretto dal regista islandese Danni Karlsson, già all'opera per il suggestivo DVD dei conterranei Sigur Ròs “Heima”. Alcune riprese sono state effettuate anche durante i concerti americani a New York e Los Angeles, rispettivamente l'11 e 15 ottobre scorso.

Tracklist

01. Lullaby
02. Some time ago
08. Rainbow
10. 1979
11. Pour que l'amour me quitte
12. Anche tu, anche se (non trovi le parole)

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