
E' arrivato il report finale del medico legale del caso Whitney Houston. Lo scorso 22 marzo l'ufficio del coroner di Los Angeles aveva reso nota la causa della morte dell'artista. Il decesso del 12 febbraio era stato provocato da annegamento, disturbi cardiaci ed effetti dell'uso di cocaina; il medico, ricordando che il corpo della sfortunata cantante era stato trovato nella vasca da bagno della sua camera d'albergo, aveva listato come una delle cause principali "assunzione di cocaina". Il documento finale ora riporta che gli investigatori hanno trovato "sostanze bianche polverose", un cucchiaio con residui bianchi, un pezzo di carta arrotolato e uno specchietto; si tratta evidentemente di articoli comunemente associati a chi fa uso di cocaina. Al momento non è chiaro perché nel precedente report si sia apertamente parlato di coca e ora invece lo stupefacente sia solamente fatto intendere. Ed Winter, assistente del medico legale, ha affermato - riporta Sky UK - di non poter specificare quanto tempo prima della morte Houston avesse assunto lo stupefacente. Kirsty McCracken dell'ufficio del coroner aggiunge che cucchiaio e carta arrotolata erano vicini
al lavandino, mentre specchietto e sostanza polverosa si trovavano in un cassetto del bagno. C'erano anche una bottiglia di champagne aperta, medicinali vari e piatti pieni di cibo. Precedentemente era stato riportato che l'autopsia aveva riscontrato, oltre ad un fatale quantitativo di cocaina, tracce di marijuana, Xanax e Flexeril.