I canadesi Anvil salutano Glenn Gyorffy, il bassista che li ha accompagnati dal 1996 a oggi, che ha deciso di lasciare la band. Glenn si è unito al gruppo 16 anni orsono e ha partecipato a sette album in studio, oltre che a svariati tour e al film "The Story of Anvil".
Il motivo di questo abbandono è quello più classico: "differenze creative". Il bassista, in un commento ufficiale, ha infatti spiegato: "Suonare con gli Anvil mi ha regalato alcuni dei migliori anni della mia vita. Però, dopo quasi 16 anni con la band, è arrivato il momento di evolvermi e provare nuovi percorsi musicali. Gli Anvil sono stati una grande band in cui suonare, ma mi sono sentito limitato a livello creativo. Ho gusti musicali molto vari e ora credo sia tempo di allargare i miei orizzonti".
La band, attiva dal lontano 1978, ha sfiorato il successo nei primi anni Ottanta, per poi restare al palo e mancare il momento di massimo splendore della scena metal. Molti dei gruppi di ragazzini che erano loro fan e aprivano per loro nel 1982-83 sono divenuti megastar mondiali (vedi i Metallica , per citare un nome su tutti), mentre gli Anvil hanno attraversato periodi nerissimi di anonimato.
Sono stati riportati sotto ai riflettori dal film documentario del 2008 intitolato "The Story of Anvil", di Sacha Gervasi (fan della band da moltissimo tempo e sceneggiatore che ha lavorato anche con Spielberg): la pellicola racconta le difficoltà del gruppo che dopo 30 anni di carriera suonava in piccoli pub, con i membri costretti a fare lavoretti e ad arrangiarsi per campare. Una storia che incarna l'attitudine di chi crede nella "causa" e sacrifica - perdendo quasi tutto - la propria vita alla musica. Col successo del film il gruppo è tornato in pista.