
Nel vostro nuovo ‘Take off your pants and jacket’ siete tornati alle vostre radici cercando di recuperare il più possibile l’eredità musicale del punk. Come lo descriveresti?
E’ il miglior album che abbiamo realizzato. È il passo più grande che abbiamo fatto da molto tempo e la gente rimarrà sorpresa. Siamo andati lontano con questo disco: penso che tutti i fan saranno contenti o almeno lo spero, abbiamo lavorato sodo!
Quali sono i temi che trattate in questo disco?
E’ un album in cui parliamo della crescita, dei rapporti con i genitori anche se continuiamo a scherzarci su. C’è una canzone ad esempio, “When you fuck grandpa” che parla dell’avere rapporti sessuali con il proprio nonno: in un primo momento non sapevamo se inserirla o no poi ci siamo detti. “Ehi, è tutto uno scherzo. Perché no?”
Ancora una volta avete collaborato con la produzione del film “Apple Pie”. Dopo essere stati attori impersonando voi stessi nel primo film adesso, per “Apple Pie II”, avete scritto una canzone per la colonna sonora...
Sì, sarà “Everytime I look for you” che è inserita nell’album. Siamo stati davvero felici che ci abbiano chiesto di farlo. Prendere parte a ‘Apple Pie I’ è stato così diverte, che mi piacerebbe poter anche recitare nel numero due.. Non sono ancora sicuro se ci riusciremo anche perché...nessuno ci ha chiesto di farlo!
Nel 1999 siete stati bersaglio di molte polemiche per il testo della vostra “Adam’s song”, tratta da “Enema of State”. Questo vi ha in qualche modo influenzato nello scrivere le nuove canzoni?
Perché ci sono state polemiche su “Adam’s song”? Già, è vero ricordo, furono in seguito al suicidio di uno studente... Ne rimanemmo molto sorpresi: “Adam’s song” è una canzone che lancia un messaggio molto duro sui suicidi: Adam è un ragazzo che è arrivato al limite per le dure condizioni in cui si trova a vivere. No, comunque, queste polemiche non ci hanno limitato nella stesura dei testi di “Take off your pants and jacket” che secondo me sono migliori di quelle degli album precedenti, sono più maturi”.
L’album viene venduto in quattro diverse versioni: una con le 13 tracce e altre tre con tre differenti bonus tracks. Da cosa nasce quest’idea?
Alla fine delle registrazioni abbiamo selezionato i brani da inserire nell’album e ci siamo accorti che ci avanzavamo alcune buone canzoni. A quel punto dovevamo decidere se buttarle, farne un B-Side, aspettare per inserirle come inediti in una compilation o qualcos’altro.
Ad un certo punto però ci siamo chiesti: ‘Ehi, perché non facciamo un regalo a nostri fan?’ E così abbiamo deciso di mettere questi brani extra.
Cosa riservate al pubblico che verrà a vedervi in concerto?
Saremo in tour negli States per 3 mesi e poi toccheremo Europa, Giappone, Australia. Sostanzialmente il tour, a livello scenografico, sarà simile a quello precedente: non faremo particolari effetti pirotecnici o comunque niente di estremamente strano. Il nostro scopo è quello di far divertire e ballare chi verrà a vederci e per questo vogliamo che sia la musica a fare da padrona.
Nella copertina di “Enema of States” era ritratta una pornodiva, nel video di “What’s my age again” correvate nudi per le vie di Los Angels e ora vi togliete i pantaloni e il giubbotto. E’ così importante il sesso per voi?
Importantissimo! Siamo ragazzi americani e come tali, o meglio come tutti i ragazzi del mondo, è il nostro scopo principale. Ci divertiamo un mondo a farlo e non perdiamo occasione...”
(Erika Ferrati)