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«PLEASE - POPHEART LIVE EP - U2» la recensione di Rockol

U2 - PLEASE - POPHEART LIVE EP - la recensione

Recensione del 04 feb 1998

Mercury/Polygram

La recensione

Parliamo di un EP per la prima volta in questo spazio (anche se, state certi, non sarà l’ultima...), visto che questo CD degli U2 ha tutte le carte in regola per meritare una citazione: rispetto infatti ai precedenti singoli del gruppo, quelli successivi alla pubblicazione dell’album POP, ci troviamo di fronte ad un EP completamente dal vivo, e non a caso intitlato "Popheart live", quasi a sottolineare il momento centrale, il ‘core’ (direbbero gli inglesi e - ma per altri motivi - anche i romani....), dell’intero show: quattro canzoni, due vecchie e due nuove, due classici della passata produzione e le due nuove canzoni preferite dal gruppo irlandese. Lo stesso Bono ha definito "Please" la nuova "Sunday bloody Sunday" del gruppo, mentre "Staring at the sun" ha avuto il compito di rassicurare i fans perplessi dalle palle a specchio di "Discoteque". "Please" dal vivo dura oltre 7 minuti e, Bono ha ragione, è di un’intensità travolgente: è difficile essere ‘intimisti’ in uno stadio da 50 mila persone, ma gli U2 del 18 luglio (stadio Feyenoord di Rotterdam) ci riescono. Poca tecnologia, tanto sudore e tanti watt: e "Please" va via che è un piacere. L’intro di "Where the streets have no name" è quasi nascosto fino all’arpeggio pieno di flanger di The Edge che scatena tutta la potenza del pezzo sul pubblico, Bono Vox è sempre lui, cambia qualche parola e quasi torna il semi-pastore mormone capace di incendiare la folla dal tetto di un palazzo, come faceva nel videoclip di quella canzone. Poi è il turno di "With or without you", che nasce quasi in un accenno, come se partisse dal finale: un crescendo lento, dove è Larry Mullen jr. con la sua batteria a farci capire che stiamo entrando lentamente nel brano, con Bono che sta basso sulle parti alte della canzone, per lanciarsi soltanto alla fine con quanto fiato ha in gola. Di nuovo sudore, di nuovo emozione, anche se proprio il fiato non sempre basta per cantare tutto. L’EP si conclude con "Staring at the sun", in una versione ‘acustica’ che recupera l’aspetto ‘compositivo’ del brano a scapito magari di qualche ‘suono’ di troppo. Le registrazioni appartengono tutte alla già citata serata del Feyenoord Stadium, tranne quella di "With or without you", presa dal concerto del Commonwealth Stadium di Edmonton, quasi un mese prima, il 14 giugno dell’anno scorso.

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