Artisti Vari - THE PEOPLE SPEAK - la recensione

“The people speak” è un progetto nato dalla mente del docente, scrittore, attivista politico e storico statunitense Howard Zinn - recentemente scomparso - per dare voce alla cosiddetta “ordinary people”, la classe sociale lavoratrice che ha costruito gli Stati Uniti.
Ci sono immagini e musica, storia e letteratura in un documentario di 90 minuti e in un CD di dodici canzoni.
Attori come Matt Damon, Marisa Tomei, Don Cheadle, Viggo Mortensen, Josh Brolin, Morgan Freeman, Sean Penn ed altri prestano volto e voce al lungometraggio basato su due libri (“A People’s History of the United States” e “Voices of a People’s History of the United State”) dello stesso Zinn.
Il disco vede invece la partecipazioni di nomi storici e attuali della scena musicale americana alle prese con registrazioni inedite, realizzate per l'occasione.
Ecco allora Bob Dylan con “Do re mi” di Woody Guthrie, Bruce Springsteen alle prese con la sua “The ghost of Tom Joad”, Eddie Vedder dei Pearl Jam con “Masters of war” dello stesso Dylan, Pink con “Mr. President”, Randy Newman con “Sail away”, Lupe Fiasco con una versione acustica di “American terrorist”, Jackson Browne con “Drums of war”, John Legend con “What's going on” di Marvin Gaye, Exene Cervenka & John Doe degli X con “See how we are”, Taj Mahal con “Blues with a feeling”, Allison Moorer con il traditional “Can you spare a dime” e Rich Robinson dei Black Crowes con “Only a pawn in their game” ancora di Dylan.