Graziano Romani - CONFESSIONS BOULEVARD - la recensione

Name: CONFESSIONS BOULEVARD di Graziano Romani - la recensione di Rockol
Item: CONFESSIONS BOULEVARD
Author: Rockol.com S.R.L.

Recensione del 24 mag 2006

Dopo 25 anni di carriera professionale (prima con i Rocking Chairs, poi da solista e con i Souldrivers), da uno come Graziano Romani ci si possono aspettare più conferme che sorprese. Così succede in questo disco, comunque uno dei più centrati della sua produzione recente, caratterizzato com’è da un suono elettrico e chitarristico scintillante (la title track, ripresa in chiusura in una bella versione pianistica e intimista) e da composizioni di solida costruzione ritmico-melodica. I debiti springsteeniani, sempre riconosciuti, sono ancora evidenti (il sax alla Clemons di “Won’t give up on you” e “Undercover lovers”), ma altrove Romani, complice anche il robusto timbro vocale, sfodera una bella vena rock blues alla Warren Haynes (autore, cantante e chitarrista della Allman Brothers Band e dei Gov’t Mule). In sintonia anche gli ospiti, il rocker siciliano Brando (“Bittersweet feeling”) e il cantautore americano Dirk Hamilton (“Come in from the rain” e “Made of gold”).